Avezzano. Trovati una decina di fusti contenenti pericolosissimi rifiuti liquidi altamente tossici, capaci di inquinare le faglie acquifere in modo irreversibile se riversati al suolo. La pattuglia della Polizia locale ha trovato i bidoni ai piedi del Monte Salviano e ha immediatamente informato l’ufficio prevenzione ambientale del Comune di Avezzano per attivare in modo tempestivo tutte le procedure di bonifica. La nota positiva è che il personale addetto, munito di idonei presidi di protezione personale, attraverso una efficace azione investigativa e di ricerca di tracce sul luogo dell’abbandono, è riuscito a risalire al presunto autore del fatto. Si tratta di un uomo di Avezzano già titolare di una ditta impegnata nel campo del movimento terra, che nei prossimi giorni sarà sentito nella caserma della polizia locale. “Il risultato è oltremodo importante”, sottolinea il Comandante della Polizia locale Luca Montanari, “in quanto oltre al semplice accertamento della classica “discarica abusiva” e al di là della immancabile foto di circostanza priva risultati, alla quale ormai ci si è fatti purtroppo abituare, questa volta si è riusciti ad andare oltre scoprendo fortunatamente i responsabili. Sempre nello stesso giorno della scorsa settimana, la pattuglia ambientale della polizia locale ha altresì scoperto un trasporto illecito di rifiuti pericolosi con conseguente tentativo di abbandono degli stessi all’interno di un cantiere edile appartenente ad un altro soggetto. La polizia locale, infatti, seguito l’autocarro che presentava il cassone coperto in modo inconsueto, notava gli occupanti di quel veicolo che, costeggiando l’area delimitata di un cantiere, tentavano di disfarsi di quei rifiuti gettandoli con gesti fulminei al di là di una alta recinzione che impediva di vedere oltre. La pattuglia scendeva e sorprendeva i due uomini proprio nel momento in cui essi compivano il loro gesto. Questi venivano identificati per due artigiani muratori locali i quali, per tentare di giustificarsi, affermavano di essere stati mandati lì dal loro titolare per effettuare uno “stoccaggio temporaneo”. Peccato, però, che la norma non consenta stoccaggi temporanei “in casa d’altri” e, ad ogni modo, che il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti avvenga sempre in condizioni di sicurezza e con una serie di documenti al seguito, al momento tutti mancanti. Anche in questo caso la polizia locale ha provveduto ad applicare le sanzioni previste dalla legge. Nei giorni scorsi la pattuglia della polizia locale ha altresì comminato due sanzioni amministrative ad altrettanti esercenti del centro poco avvezzi al rispetto delle più elementari norme sulla civile convivenza. Infatti, nonostante gli appelli lanciati nei giorni scorsi ed all’approvazione di un’apposita ordinanza, alcuni ancora seguitano ad utilizzare i marciapiedi come discariche a cielo aperto. Questa volta le indagini hanno portato ad identificare due titolari di negozi come gli autori dell’abbandono di una notevole quantità di rifiuti sui marciapiedi cittadini, sporcando notevolmente il suolo destinato al transito dei pedoni. L’appello del comandante è quello rivolto a tutta la popolazione di farsi parte attiva nel controllo di questi fenomeni, attivando gli organi di polizia immediatamente, cioè nel momento in cui vedono compiere lo scarico dei rifiuti, magari anche attingendo i numeri di targa dei veicoli che vengono utilizzati per effettuare i trasporti. Sarà poi la polizia locale a compiere tutti i successivi accertamenti. In tal modo ogni cittadino potrà anche evitare che i notevolissimi costi della bonifica dei siti inquinati vadano a gravare sulle tasche di tutti perché, come in questi casi, scoprendo i colpevoli, la polizia locale farà in modo che tali costi siano addebitati solo nei loro confronti.