Avezzano. Non ci sta la senatrice aquilana del Partito democratico Stefania Pezzopane. Sull’inchiesta che la vede accusata di aver percepito dei soldi da un imprenditore del Frusinate è molto diretta e chiarisce l’impossibilità delle circostanze che la vedono sotto accusa, arrivando a denunciare il grande accusatore, Angelo Capogna, che avrebbe dato o promesso tangenti in mezza Marsica. E parlando anche di “macchina di fango in campagna elettorale”.
L’accusa. Si tratterebbe di due trance di 5.000 euro consegnate durante la campagna elettorale per le provinciali del 2010 da Angelo Capogna, imprenditore ciociaro nel settore dell’illuminazione che ha già accusato mezza Marsica di aver chiesto o preso mazzette da lui. Secondo Capogna da intermediario avrebbe fatto Gianfranco Tedeschi, attuale sindaco di Cerchio. Ma la Pezzopane smentisce la circostanza e si dice “totalmente estranea ai contenuti delle dichiarazioni che, secondo quanto riportano agenzie di stampa e giornali, l’imprenditore Angelo Capogna avrebbe rilasciato agli inquirenti”.
La circostanza. Secondo la Pezzopane, la circostanza è totalmente sballata perché in quel periodo non c’era “un buon rapporto” con Tedeschi, anzi. Lui non si era candidato a Cerchio e non avrebbe apportato nessuno aiuto alla campagna elettorale per le provinciali. Tra i due non correva buon sangue in sostanza. Tanto più che la Pezzopane fu anche sconfitta dall’allora avversario Antonio Del Corvo. “Per quanto ovvio”, spiega infatti, “non posso che smentire quanto avrebbe detto tal Angelo Capogna ai magistrati”. Lancia accuse anche per quanto riguarda la fuga di notizie. “Ho saputo dai giornalisti di essere indagata, per esserne stata edotta dai medesimi, pur non avendo ricevuto alcun necessario avviso di garanzia. Ne discende come io ne sia completamente all’oscuro. Confido come sempre nella magistratura, che sono certa farà luce su questa oscura vicenda e arriverà alle giuste conclusioni”.
La querela a Capogna. Ora però va anche al contrattacco e querela Capogna. “Ho già informato i miei legali per procedere a una querela nei confronti dell’imprenditore e di chi afferma falsità su di me. Angelo Capogna ha già denunciato, negli anni passati, secondo quanto emerso sulla stampa, molti politici abruzzesi e per questo si è meritato l’appellativo di ‘gola profonda’.
Fango in campagna elettorale. “Le accuse che avrebbe ipotizzato nei miei confronti risalgono a fatti e circostanze avvenuti nel lontano anno 2010 (oltre 7 anni fa), ma mai citati precedentemente”, dichiara la Pezzopane, “è opportuno rilevare come tali ipotetiche circostanze emergano proprio ora, in piena campagna elettorale per le amministrative di giugno all’Aquila e ad Avezzano. Corre l’obbligo rilevare come questa tempistica insospettisca non poco su un uso strumentale di accuse per me totalmente infondate e non rispondenti assolutamente a verità. Ad ogni modo – conclude Pezzopane – tutelerò la mia persona da questa macchina del fango agitata ad arte e mi confortano i tanti messaggi di solidarietà che ho già ricevuto”. (p.g.)
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