Avezzano. Colpo di scena sull’inchiesta legata al sistema Marsica e che vede sotto accusa 37 persone nella Marsica, tra cui l’onorevole Filippo Piccone. Sulla vicenda ora arriva un annuncio della senatrice aquilana del Pd, Stefania Pezzopane, secondo la sua iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di finanziamento illecito ai partiti sarebbe una specie di bufala, un falso. “Questa mattina”, spiega la Pezzopane, “ho avanzato ufficiale richiesta alla Procura dell’Aquila di conoscere la mia posizione ai sensi dell’articolo 335 del Codice di Procedura Penale. La stessa Procura dell’Aquila ha rilasciato un certificato a mio nome dal quale risulta, con chiarezza, che non sono iscritta nel registro degli indagati della Procura Dell’Aquila. Essere indagati peraltro non significa nulla ed è una tutela per tutti i cittadini. Ma non è valso per me, nemmeno indagata, ma immediatamente perseguitata”.
Ad accusarla era stato, secondo quanto emerso nei giorni scorsi, l’imprenditore che ha accustao mezza Marsica, Angelo Capogna. Era stato ascoltato dai sostituti procuratori della Repubblica di Avezzano Maurizio Cerrato e Roberto Savelli. Si era detto che dalle sue parole era stata riscontrata un’autonoma fattispecie di reato che coinvolgerebbe la Pezzopane, in violazione della legge numero 195 del 1974, quella che regola appunto il finanziamento ai partiti. Per questo era stato aperto un fascicolo autonomo e lo scorso 11 aprile le carte erano state trasmesse alla competente procura aquilana, dal momento che il fatto era avvenuto nel capoluogo. Nelle scorse settimane, in un secondo interrogatorio fiume, il principale indagato e accusatore, è stato sentito dagli agenti della squadra Mobile aquilana, in particolare della prima sezione diretta dal sostituto commissario Sabatino Romano. Ma ora il documento della Pezzopane, rilasciato dalla Procura dell’Aquila, smentirebbe tutto. “Questo significa”, afferma la Pezzopane, “che da due giorni circolano notizie false su di me, senza che si sia fatta una verifica. Succede troppo spesso, questo è profondamente sbagliato. Ed ha a che vedere con la forza di una democrazia. Per questo ripeto: basta falsità. Per quanto riguarda le presunte dichiarazioni che ho appreso dalla stampa rese da Angelo Capogna e che mi riguardano, la magistratura, in cui confido pienamente, sta compiendo il suo dovere e sono certa che farà piena luce, giungendo alle giuste conclusioni su una vicenda che mi vede totalmente estranea ai fatti e alle circostanze riferite”.