In questi giorni vi sarà capitato di ascoltare tante discussioni intorno alla famigerata PSA, la Peste Suina Africana che sta colpendo con un alto tasso di contagiosità suini e cinghiali. Questa malattia si trasmette attraverso il contatto diretto tra animali infetti, attraverso l’ingestione da parte di altri animali di carni o prodotti derivanti da animali infetti o attraverso il contatto con oggetti contaminati dal virus (attrezzature, veicoli e abbigliamento). Si capisce, quindi, come le fonti di diffusione siano molte e difficili da arginare, visto che, allo stato attuale, non esiste un vaccino efficace. Ciò sta creando non pochi dubbi e preoccupazioni ai consumatori, che non sanno più se possono continuare ad acquistare carne suina e di cinghiale con sicurezza. Lo abbiamo chiesto a un esperto del settore, Andrea Di Cintio della Euro-Cash, che con la sua famiglia gestisce uno dei più importanti centri di macellazione e vendita di carne della nostra regione, specializzati, tra l’altro, nella trasformazione della carne di cinghiale, sia da animali cacciati (sparati) che catturati vivi nell’ambito dei programmi istituzionali di controllo della popolazione.
Allora Andrea, quanto dobbiamo essere preoccupati?
“Intanto è doveroso sottolineare che, come ha spiegato chiaramente l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, la PSA non è pericolosa per l’uomo, perché il virus non è trasmissibile a noi, né attraverso il contatto diretto con animali malati, né tramite alimenti di origine suina. L’uomo, però, può essere veicolo di trasmissione del virus, ad esempio attraverso la contaminazione di veicoli, indumenti e attrezzature“.
Possiamo continuare a mangiare la carne con sicurezza?
“Per quello che abbiamo detto prima, la risposta è sì, senza dubbi! Nel nostro caso, poi, adottiamo da sempre una serie di protocolli sanitari che escludono la possibilità di avere capi contaminati, per cui il livello di sicurezza è praticamente del 100%! Quindi continuiamo a mangiare la carne che più ci piace senza avere timore”
Quali precauzioni dobbiamo avere in definitiva?
“Ci dobbiamo ricordare che possiamo essere vettori di trasmissione e quindi occorre fare attenzione allo smaltimento dei rifiuti. Nel caso, invece, che durante qualche camminata in montagna, doveste incontrare una carcassa di cinghiale, non la toccate per nessun motivo! Informate i Servizi Veterinari del territorio – attraverso il numero verde regionale 800232525 – in modo che si possano mettere in atto le corrette procedure di smaltimento“.