Avezzano. Il celebre pittore marsicano Cesare Borsa concepisce, nella piena maturità, un’opera sui Misteri del Rosario, destinata, come gli affreschi nelle cattedrali medioevali, a raggiungere anche chi non conosce la Buona Novella.
L’intento è, etimologicamente, evangelico. La malattia e la morte dell’autore fanno sì che vengano realizzati solamente i cinque misteri dolorosi. La peculiarità di queste tele è che i personaggi vi compaiono, salvo poche eccezioni, privi dei tratti distintivi del volto. I quadri sono stati esposti, l’uno dopo l’altro, nella cripta di Don Orione e hanno ispirato la lectio divina di Don Vittorio Quaranta, che ha scandito le settimane della Quaresima.
Venerdì scorso ha avuto luogo l’ultimo evento di questo percorso, che prevedeva l’esposizione dei cinque quadri e la lettura dei misteri da parte della professoressa Emanuela Mastroddi, con brani eseguiti dal No Smoke Gospel Chorus del professor Pietro Bontempi e dal maestro Pierpaolo Battista.
Oggi invece viene rilasciato un bellissimo video, che potete vedere di seguito, dove alle immagini dei Misteri Dolorosi accompagna le note di Ὁ δαίμων (il demone), brano strumentale composto dal maestro Battista. Il demone, nella cultura greca, è un’entità che afferisce alla sfera del sacro e partecipa del divino e dell’umano; declinato nel singolo individuo, ne incarna il destino. Le sonorità della chitarra, in linea con tale complessità di visione, vengono sperimentate nelle loro molteplici potenzialità espressive e ritmiche, con un finale sospeso che invita all’ascolto in loop. Alla musica sono stati accostati passi evangelici e liturgici, nonché un tributo a chi, spogliato del nome e della dignità come Cristo, ha adempiuto al proprio δαίμων doloroso subendo la barbarie dei suoi aguzzini. Nella sequenza conclusiva, il maestro interpreta l’ultima strofa del Testamento di Tito di Fabrizio De André, nella quale il buon ladrone accoglie il comandamento nuovo “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Di seguito il video