Avezzano. E’ preoccupante lo scenario che si va delineando con la nuova rete ospedaliera regionale per la Marsica. Nei giorni scorsi erano arrivate le prime denunce del Partito democratico e del presidente Uncem Berardinetti che lamentavano il trattamento riservato alle strutture sanitarie marsicane.
A questi si è aggiunto ieri anche il sindaco Gianni Di Pangrazio che ha incontrato i medici del territorio per discutere insieme il nuovo piano della rete ospedaliera abruzzese, discusso nella riunione di maggioranza in regione e passato immediatamente tra operatori sanitari e istituzioni territoriali. Di Pangrazio ha convocato i sanitari marsicani, alla presenza degli assessori Colizza e Gallese dinanzi ad un documento che non convince, penalizza Avezzano e mette Tagliacozzo e Pescina in un preoccupante cono d’ombra.
In realtà le aspettative erano diverse e, ora, amplificano un sentimento di preoccupata delusione che viaggia insieme alla ferma volontà di agire con consapevolezza per migliorare i punti critici. Ci si aspettava un piano programmatorio capace di tenere in considerazione le problematiche assistenziali della Marsica, esplose con l’emergenza covid. Al contrario, non solo non si trovano gli auspicati passi avanti, ma sono facilmente individuabili pericolosi passi indietro a cominciare dai posti letto che, invece di aumentare, diminuiscono.
Solo per citare alcune criticità emerse dal dibattito, la situazione del pronto soccorso di Avezzano, è stata definita drammatica. I pazienti sono costretti a rimanere giorni e giorni nell’OBI (osservazione breve) e le lunghe code si formano anche perché i medici sono impegnati in una disperata ricerca di posti sempre carenti. Ebbene, nel piano, proprio i posti letto che potevano e dovevano essere incrementati vanno a diminuire, risultando 226 per 130 mila abitanti. Nell’aquilano, invece, aumentano.
Due posti vengono tolti alla neonatologia, mentre il reparto ostetrico registra circa mille parti l’anno. Non solo, si riducono le Unità Operative complesse. Ortopedia, che è una specialità ad alta diffusione e fondamentale per il presidio avezzanese, viene retrocessa ad Unità Operativa Semplice Dipartimentale.
La radiologia interventistica, altro fiore all’occhiello del P.O del capoluogo marsicano, viene penalizzata a dispetto dei grandi volumi e della mobilità che attrae. Anche per la Stroke Unit non ci sono buone notizie, nonostante i numeri significativi e la neurochirurgia non è neppure nominata.
Ad oggi, insomma, è evidente il senso di insoddisfazione ed allarme per l’intero territorio marsicano anche considerato il sostanziale declassamento dell’Ospedale Umberto I di Tagliacozzo (che viene menzionato solo come PTA pur essendo un presidio ospedaliero riabilitativo) e il fatto che, quello di Pescina è stato in buona sostanza del tutto trascurato.