Avezzano. La Micron presenta la nuova azienda che per i prossimi anni produrrà nello stabilimento di Avezzano. Lo fa annunciando senza mezzi termini che la nuova realtà Micron-LFoundry si inserirà in una fasca di mercato importante dei vecchi 200mm e si candida a diventare una Foundri leader in Europa.
IL MERCATO FUTURO. Sono intervenuti per spiegare a giornalisti, politici, sindacati e realtà interessate, il responsabile di Micron Italia, Sergio Galbiati, e il responsabile di stabilimento Riccardo Martorelli.
Quest’ultimo ha spiegatonche “Tutti i settori di cui l’Europa è leader avranno bisogno della tecnologia a 200mm.
L’Europa chiederà risorse tecnologiche europee e gli adeguamenti tecnologici di Micron apportati negli anni passati ci permettono di beneficiare di questo vantaggio”. Ha poi aggiunto che “non è necessario investire nulla fino al 2022”.
In sostanza, escludendo le poche grandi aziende leader mondiali che producono a 300mm, tra cui MicroN nel mondo, resta una grande fetta di mercato che chiederà i 200mm. E Micron-LFoundry potrà lavorare in questo settore che sara in crescita fino al 2020 grazie alle capacità tecnologiche dello stabilimebto avezzanese per l’ambito riguardante esclusivamente i 200mm. Per ora l’unico cliente rimane Aptina, ma l’intenzione di Micron è quella di aklargare il portafoglio di acquirenti.
LAVORATORI E PRODUZIONE. Per quanto riguarda l’aspetto produttivo, Martorelli ha parlato di un aumento produttivo con nuove tipologie di produzione. Ciò non sarà sufficiente, sempre secondo il piano Micron ad annullera però il gap legato alla questione occupazionale.
È stato infatti confermato il 30 per cento delle ore lavorabili in eccesso.
“Non sappiamo come andrà” ha agginto Galbiati, “noi abbiamo fatto un piano realistico, ma potrebbe andare peggio ma anche andare meglio. Non possiamo saperlo, ma non è detto che il gap possa essere colmato e gli esuberi portati a zero”.
Ha poi parlato anche della possibilità di incentivazioni a lasciare il lavoro e anche a part-time.
FIRMA AL MINISTERO. Martedì al ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico ci sarà l’incontro per la firma dell’accordo. Sarà firmato il protocollo d’intesa con tutte le parti coinvolte.
IL SONDAGGIO. Galbiati ha snocciolato anche i risultati di un sondaggio somministrati al lavoratori.
Hanno risposto 1.041 lavoratori su 1631.
Sul livello di fiducia dell’operazione, il 39 per cento si è detto tranquillo, mentre ben il 54 ha accusato peroccupazione. Il resto o è molto tranquillo o molto peoccupato.
Sulle soluzioni da adottare per far frobte all’ecceso di ore lavorative e per il futuro dei lavoratori, il 71 per cento ha affermato di valutare la performance individuale, mebtre il 61 per cento invece la funzione lavorativa.
Tra i criteri da non utiizzare il 72 la ripartizione equa delle ore in eccesso, mentre il 60 per cento i criteri di legge.
IL SINDACO ACCUSA. “Mi sarei aspettato che Micron avesse lasciato qualcosa in più sul territorio”. È quello che ha affermato il sindaco Gianni Di Pangrazio al termine dell’incontro rivolgendosi a Galbiati che ha replicato senza però far indietreggiare il primo cittadino dalla sua tesi affermativa.“Esprimo fiducia nel lavoro svolto fin qui dal management”, afferma Giovanni Di Pangrazio, “per una sfida non priva di rischi dove sono in gioco le sorti di 1.623 lavoratori, che necessita della massima chiarezza, collaborazione e impegno di tutti: azienda, forze sociali e istituzioni”. L’amministrazione comunale, rappresentata nell’incontro alla Micron anche dal consigliere comunale Carlo Tinarelli, “è pronta a fare il gioco di squadra, in un confronto leale e trasparente”, sottolinea Di Pangrazio, “per contribuire alla realizzazione di questo impegnativo progetto, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto sociale in un’area già pesantemente segnata dalla crisi”. L’augurio finale, quindi, è che il sogno del nascente gruppo italo-franco-tedesco, illustrato da Sergio Galbiati e Riccardo Martorelli, far decollare la prima foundry d’Europa nel campo dei semiconduttori a 200mm, con punta di diamante il sito di Avezzano, si realizzi, “anche se”, conclude il sindaco di Avezzano, “la Micron dovrebbe passare la mano con qualche sostegno in più per un territorio dove, grazie anche all’operosità e all’impegno dei lavoratori, ha prodotto milioni e milioni di utili in questi anni”.
I LAVORATORI DA SOSTITUIRE. Con grande aplomb e con eleganza, facendo sobalzare dalla sedia qualche sindacalista o rsu, in riferimento agli esuberi e quindi ai lavoratori che dovranno lasciare Micron, Galbiati ha affermato che sarebbe auspicabile “che escano quelli giusti, cioè quelli che si comportano come se già non fossero qua”.