Avezzano. Scatta la sommossa dei commercianti sull’isola pedonale. Martedì alle 14.30, al centro servizi culturali in via Cavalieri di Vittorio Veneto, le associazioni di categoria incontreranno i commercianti del centro cittadino per prendere una posizione riguardo all’isola pedonale predisposta dal comune da dicembre. I commercianti, al riguardo, hanno parlano di «decisioni, assunte spesso senza sentire preventivamente in merito né le associazioni né, tanto meno, gli operatori». Riguardo all’isola pedonale ad Avezzano e le varie sperimentazioni che si sono succedute nei mesi scorsi, ci sono stati due incontri, uno chiesto dai commercianti il 23 ottobre e l’altro convocato dall’amministrazione comunale per lunedì 29 scorso. «In entrambi», secondo Confesercenti, Confcommercio e Confartigianato, «l’assessore De Angelis, presente insieme al comandante della polizia locale Luca Montanari, ha chiesto scusa per la mancata concertazione e consultazione con le associazioni di categoria sulle varie misure sin qui adottate. L’amministrazione ha annunciato che a novembre non ci saranno sperimentazioni e quindi non ci sarà alcuna Isola (fatta eccezione per quella domenicale e festiva), fino al 6 di dicembre. Dal 7 dicembre al 6 di gennaio sarà attuata la mini isola, quella del sabato alle 17, con carattere permanete, cioè h 24. In particolare, l’area chiusa al traffico giorno e notte, la cosiddetta “crocetta” è quella che comprende tratti di Via Cataldi (dal Bar Risorgimento a Via Corradini), Corso della Liberta (da Via Corradini a Via Diaz) e Via Corradini (dal negozio Tim fino a Lombardi). «In cambio di questa chiusura “forzosa”», affermano le associazioni, «in un periodo di festività, dove tra l’altro negli scorsi anni, si evitava di mettere l’isola, l’amministrazione propone una serie di eventi ed iniziative che dovranno animare il centro e richiamare molti visitatori».
In particolare ci è stato annunciato che proprio dal 7 dicembre al 6 gennaio verrà spostato in Piazza Risorgimento il mercatino di Natale che lo scorso anno si è tenuto in piazza Torlonia, con installazione all’interno della piazza, delle casette in legno e della pista di pattinaggio su ghiaccio. Secondo le associazioni di categoria, però, lo spostamento delle casette in legno in centro ha dei pro e dei contro. «Se da un lato può attirare visitatori bisogna far sì, però, che sia un vero ed autentico mercatino di Natale e non venda prodotti e merci in concorrenza con gli operatori presenti in centro». Su questo ci sono state rassicurazioni dall’amministrazione.
Verranno predisposte, dagli organizzatori del mercatino stesso ma anche direttamente dall’Amministrazione, una serie di eventi, manifestazioni e quant’altro per attirare gente, oltre a particolari addobbi natalizi, di cui però non abbiamo avuto una definizione ancora accurata. Sono già programmati sia il mercato della Befana sia il Mercatino dell’Antiquariato (da tenersi nei tratti di strade chiuse al traffico). L’Amministrazione provvederà a mettere in atto una campagna pubblicitaria, su tutto il territorio della Marsica, per promuovere il Natale ad Avezzano.
La posizione delle organizzazioni di categoria, è stata molto chiara: «bene il nuovo modo di fare, quantomeno si consultano le Associazioni e si chiede loro un parere, e bene anche il fatto di far seguire, alla semplice chiusura al traffico, fin qui praticata, un “Progetto” di rilancio della Città e di attrazione, in un periodo particolare quale è il natale. Sicuramente se tale “esperimento” riuscirà in un periodo come quello natalizio e con una serie di eventi che richiamano gente», continuano, «ciò non dà per scontato che si possa ripetere facilmente in altri periodi dell’anno né tantomeno che possa essere preludio ad una chiusura permanente al traffico nelle zone segnalate». Secondo i commercianti, infine, «occorre, da subito, individuare aree e posti dove poter far parcheggiare (ovviamente segnalando e comunicando in maniera efficace e tempestiva), in modo da “compensare” sia i posti auto che vengono tolti con la chiusura, sia per evitare ingorghi particolari e sia per evitare che alcuni tratti di strade importanti vengano tagliati fuori dalla nuova circolazione, per un intero mese».
I responsabili delle associazioni di categoria si sono riservati di consultare gli operatori del centro città, soprattutto quelli interessati dalle chiusure, prima di dare ufficialmente e formalmente un giudizio e quindi l’adesione, o manifestare il disaccordo.