Avezzano. Nella giornata del 13 maggio è stato commemorato il secondo anniversario del Santuario Mariano della Vergine del Silenzio, venerata in Avezzano per volontà di Papa Francesco e visitato da fedeli provenienti da ogni parte d’Europa.
Nel pieno della pandemia ed ora dell’assalto mediatico delle notizie riguardanti la guerra in Ucraina riflettere sull’importanza del silenzio significa mettere a tacere il frastuono per fare spazio alla meditazione intesa come condizione per guardare dentro e fuori di noi ascoltando le tante e diverse voci del mondo.
Madre Teresa di Calcutta esortando ad un silenzio fatto preghiera: “La cosa più importante non è quello che diciamo ma quello che Dio dice a noi attraverso noi” poneva l’esempio del silenzio della mente e del cuore della Madonna che magnificando la grandezza del suo Signore “serbava tutte queste cose” nell’amore divino della sua anima. Papa Francesco afferma che per accostarsi all’Invisibile e vivere nell’intimità del mistero, Maria che recupera uno spirito contemplativo ci permette di riscoprire ogni giorno, con la sua mirabile testimonianza, che siamo tutti depositari di un bene che umanizza, che aiuta a condurre una vita nuova concretizzata nella nostra vita personale. Nella solitudine della nostra coscienza “Ogni volta che guardiamo alla Vergine torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto. In Lei vediamo che l’umiltà e la tenerezza non sono virtù dei deboli ma dei forti, che non hanno bisogno di maltrattare gli altri per sentirsi importanti. Guardando a lei scopriamo che colei che lodava Dio perché ha rovesciato i potenti dai troni e ha rimandato i ricchi a mani vuote è la stessa che assicura calore domestico alla nostra ricerca di giustizia” (Papa Francesco- Evangelii Gaudium-).
L’immagine sacra della Vergine del Silenzio che avvicina alle labbra socchiuse il dito per invitare alla contemplazione oltre a farne un modello ecclesiale per l’evangelizzazione ci mostra una dolcezza materna nell’ascolto per la promessa di immensa fiducia e chiara speranza: “Io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5).
La meraviglia del tuo sguardo.
La meraviglia del tuo sguardo riluce
Nell’amore di Dio mirabile silenzio
Che svela i segreti dell’universo
A germogliare vita nuova.
Il mio cielo è nei tuoi occhi che
sciolgono le nubi sul giglio bianco
del caldo grembo del sole:
lacrime chiare di rugiada
a consolar gli umili e gli oppressi.
L’anima mia che in te ripara
Schiude i bocci ascosi sui
Teneri profumi del prato
Solitario tra fili d’erba leggeri
Alla brezza del vento.
Dai vaganti navigli
Oh, tenera Madre!
Soccorri i tuoi figli
Dispersi sulla sponda
Dell’umanità ferita dal vomere dell’onda
Nel naufragio sul vasto mondo
E sulle vane gioie del tempo.
Donna dalla pietà immensa
Il tuo cuore docile alla grazia
Sussurra degli angeli voce nascosta
Di mute parole sulla quiete profonda.
Nelle dormienti labbra chiuse come scrigni
Con gesto di mano fanciulla di sogni si rivela
Il frutto di tua misericordia.
Oh, il tuo tacere è promessa d’approdi sicuri
Speranza di luce a riunire le genti di ogni razza
In una sola famiglia: quella umana.
Chi ti invoca si salva!
Augusta Regina che ascolti il tuo popolo
Insegnaci a pregare nell’umile nascondimento
Del Signore pienezza d’amore.
Insegnaci a lodare della sua pace il frutto di
Bellezza eterna.
Luco dei Marsi 15 maggio 2022, Maria Assunta Oddi