Avezzano. Sanità, ricostruzione ed economia sono stati i temi al centro del tour abruzzese che il candidato presidente del centrodestra alla Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha promosso assieme alla presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Nell’ ultima tappa abruzzese, la leader di Fratelli d’Italia ha scelto la Marsica. Presenti, oltre a Marsilio e la Meloni, i vertici regionali del partito: Etel Sigismondi, coordinatore regionale, Pierluigi Biondi, coordinatore della provincia dell’Aquila, il presidente di Gioventù Nazionale, il sindaco di Celano, Settimio Santilli e i candidati alle elezioni del 10 febbraio.
“Insieme a Giorgia Meloni, abbiamo effettuato una visita all’interno del progetto Case, un intervento del post sisma rapido e efficace, voluto dal governo Berlusconi di cui la Meloni faceva parte, che ha accolto migliaia di aquilani rimasti senza casa”, ha raccontato Marsilio a margine del tour di fronte ad una vasta platea.
“Oggi, queste stesse abitazioni antisismiche accolgono alcune famiglie sfollate a causa del sisma del centro Italia del 2016. Tra queste c’è ne è una di Amatricecon un figlio autistico, che prima del terremoto passava le sue giornate in casa. Finalmente ora può frequentare la scuola e un centro di riabilitazione e la mamma può contare su del tempo libero per sé stessa. La soluzione che doveva essere di emergenza ha consentito a questa famiglia, di poter trovare cure e solidarietà che prima le erano negate”, ha dichiarato Giorgia Meloni.
“Il mondo dell’autismo e della disabilità in generale”, fa notare Marsilio, “ha bisogno di attenzioni particolari. La Regione deve migliorare e sviluppare gli interventi finalizzati all’assistenza e alle cure. Il centro di riferimento per l’autismo in Abruzzo svolge un ruolo prioritario e noi dobbiamo sostenerlo e essere in grado di dare risposte concrete alle famiglie”.
Temi della sanità, del lavoro, della sicurezza dei trasporti sono stati sottolineati da Giorgia Meloni davanti al pubblico marsicano.
“Veniamo da anni in cui il governo regionale non ha fatto gli interessi dei cittadini rendendo, di fatto, l’Abruzzo una delle ultime regioni d’Italia”, ha gridato a gran voce la leader di Fratelli d’Italia, “questa regione avrebbe motivo di splendere per mille motivi ma la politica becera non è riuscita a farlo. Una posizione centrale che favorirebbe gli scambi commerciali, ad esempio, ma purtroppo l’Abruzzo è difficilmente raggiungibile da tutte le altre città italiane. Sono state fatte lotte al caro pedaggi, dov’era il vecchio governo regionale? Stava protestando insieme ai sindaci e agli amministratori? Abbiamo prodotti di qualità invidiabili ma gli stessi marchi abruzzesi sono sottovalutati, questo perché la maggior parte delle aziende o dei semplici imprenditori e artigiani sono costretti a chiudere i loro esercizi per colpa dello Stato. C’è il più alto spopolamento giovanile, sapete quante risorse può regalare questo territorio?”.
“È sbagliato dire che lo Stato non deve esserci più laddove non c’è più la gente quando in realtà siamo noi a produrre lo spopolamento”, spiega la Meloni sul tema sanità, “uno Stato che non voglia scomparire deve essere vicino alle famiglie. Per questo diciamo che la norma che prevede la chiusura dei punti nascita con meno di 500 parti all’anno è sbagliata. I nostri ospedali versano in situazioni critiche e non si può pensare di fare più di 60 km per raggiungere il presidio ospedaliero più vicino. È logica la soluzione di chiusura totale? La sanità deve tornare ad essere un diritto”.
“Fratelli d’Italia”, continua l’onorevole, “è qui per dire che la sanità abruzzese e l’implementazione della sanità sia una delle questioni da garantire se si vuole combattere lo spopolamento. Pensiamo che a monte sia sbagliata anche la norma perché prima è stata fatta la legge poi una serie di deroghe. Quindi la norma va cambiata e noi lavoreremo in questo senso. Se avete a cuore questa terra, il futuro dei giovani e la salvaguardia del territorio, il 10 febbraio andate alle urne e fate, coscientemente, il vostro dovere”.
E sulla sicurezza la Meloni precisa “una potentissima organizzazione mafiosa internazionale, che è famosa per fare spaccio di droga, contrabbando di esseri umani, donne costrette alla prostituzione da riti voodoo, si sta propagando nelle nostre città che sta costruendo la sua capitale mondiale a Castelvolturno, zona del casertano, che una volta era una delle coste più belle d’Italia”.
“Abbiamo chiesto che intervenga l’esercito a sgominare queste bande”, conclude la Meloni, “altro che tappare le buche di Roma. L’esercito serve per liberare l’Italia dagli invasori e da quelli che pensano di poter venire a casa nostra a fare il bello e cattivo tempo. Il governo, anche quello attuale, ha un po’ minimizzato e solo adesso si sta rendendo conto che c’è un problema. È bene che si possa utilizzare l’esercito per rimandare a casa questa gente”.