Celano. In occasione del 101° anniversario del terremoto che il 13 gennaio 1915 devastò la Marsica, l’amministrazione comunale di Celano ha voluto ricordare le vittime di quella immane sciagura. Con una sobria ma significativa cerimonia è stata svelata una targa nel Rione Tribuna, quartiere di Celano che prende il nome dalla rivista “La Tribuna” che contribuì alla ricostruzione dei primi baraccamenti a Celano. La cerimonia, ricordare un aiuto, si è svolta nelle vicinanze della locale caserma dei carabinieri e vi hanno partecipato non solo autorità civili e militari (in rappresentanza dell’amministrazione c’erano l’assessore Eliana Morgante e il consigliere comunale Vincenzo Montagliani) ma anche un buon numero di persone a testimonianza del generoso intervento del periodico “La Tribuna”. Il programma prevedeva il saluto delle autorità; il discorso celebrativo ed infine, lo svelamento della targa dedicata all’evento. L’Associazione Culturale “Osvaldo Costanzi” ha ricordato le vittime del terremoto che distrusse la Marsica in quel luttuoso 13 gennaio 1915. Le celebrazioni sono iniziate nel pomeriggio presso il cimitero di Celano. Una delegazione dell’attivissima Associazione guidata dal presidente Ilio Nino Morgante ha reso omaggio alla statua di Mariannina Letta con la deposizione di un mazzo di fiori in ricordo di tutti i morti del terribile sisma e la benedizione di Don Claudio Ranieri. Mariannina Letta rappresenta il simbolo di tutte le vittime del terremoto. La giovane promessa sposa morì sotto le macerie della sua abitazione alla vigilia delle nozze. Nino, il giovane notaio e violinista a ricordo di Mariannina fece scolpire una statua che riproduceva la sua giovane sposa con il braccio levato verso il cielo, mentre con la mano stringeva il lenzuolo nell’ultimo disperato gesto di sopravvivenza. Presenti alla manifestazione visibilmente emozionati l’onorevole Giancarlo Cantelmi, Pina Mascitti, Angelo Ianni, Filippo Vitagliani, Angelo Iacutone, Calvino Cotturone e una delegazione di Alpini di Celano. In un clima avvolto da sincera commozione il giornalista Filippo Fabrizi ha letto alcuni brani del racconto “Mariannina Letta” del professor Nazzario Mascitti. Il corteo si è quindi recato nella chiesa di San Giovanni dove Don Claudio Ranieri ha celebrato una Messa in onore dei caduti del terremoto. Sentita e intensa la partecipazione alle cerimonie di commemorazione che l’Associazione “Osvaldo Costanzi” ha messo in programma per celebrare questo giorno della memoria. Nel corso del pomeriggio di ieri a Collarmele l’ultimo atto delle manifestazioni a ricordo del terremoto della Marsica. Dopo la funzione religiosa del parroco don Francesco Tudini, una fiaccolata è partita da piazza 13.01.1915 ( piazza inaugurata lo scorso anno con monumento a ricordo del terremoto realizzato dallo scultore Diego Mostacci), fino al ceppo a ricordo delle vittime del terremoto in via Del Popolo. Durante il suo intervento il sindaco Mostacci ha voluto ricordare il sacrificio della comunità collarmelese che ha patito la perdita di 555 concittadini nel tragico evento; oggi, ha proseguito il sindaco, siamo qui noi , i sopravvissuti , i figli, i nipoti i pronipoti di coloro che si sono salvati con il dovere morale di consegnare alla nostra comunita’ abitazioni non piu’ vulnerabili; abbiamo tutte le conoscenze tecniche per far si che tali eventi siano governabili attraverso una corretta attività di messa in sicurezza degli immobili sia privati che pubblici.