Opi. Si è tenuto ieri a Roma il consiglio direttivo di Federparchi, nel quale è stata nominata la giunta esecutiva e le consulte nazionali.
Un grande riconoscimento è stato riservato ai rappresentanti del territorio abruzzese, con ampia maggioranza, Antonio Di Santo, sindaco di Opi e Presidente della Comunità del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, è stato eletto Coordinatore Nazionale della consulta degli Enti Locali e Francesco D’Amore, Presidente del Parco regionale Sirente Velino e Sindaco di Fagnano Alto, è stato eletto Vice Coordinatore Nazionale della consulta dei Parchi Regionali.
È stata eletta anche la Giunta Esecutiva alla quale Di Santo e D’Amore partecipano come invitati permanenti insieme agli altri coordinatori.
Sono state inoltre varate le altre Consulte Nazionali, quella relativa ai parchi nazionali, quella delle aree marine protette, dei coordinamenti regionali e quella dei parchi transfrontalieri.
“Sono davvero onorato di poter guidare la consulta nazionale dei Comuni Italiani dei Parchi – dichiara Antonio Di Santo – che, come rappresentante di ANCI nazionale, ritengo fondamentale per poter contribuire in maniera costruttiva alla conservazione ed allo sviluppo sostenibile dei territori tutelati; da sempre infatti sono convinto che la protezione della natura e la crescita del territorio hanno necessariamente bisogno della sinergia tra Uomo e Natura. Nei prossimi mesi riuniremo gli oltre mille Sindaci in un’Assemblea, che diverrà un appuntamento annuale, nella quale saranno affrontate le varie tematiche relative al rapporto tra Enti Locali ed Enti Parco. Ringrazio per la grande fiducia il Presidente Luca Santini che ha dimostrato ancora una volta sensibilità e vicinanza ad ANCI ed ai comuni dei parchi.”
“Mi associo ai ringraziamenti al Presidente Santini per la fiducia accordatami” sottolinea Francesco D’Amore. “In qualità di vice Coordinatore nazionale dei 134 parchi regionali intendo lavorare sugli obiettivi che già avevo in precedenza esposto in una nota inviata a tutti i Parchi Regionali che riguardano in primis l’inserimento delle aree protette regionali all’interno delle ZEA, il riconoscimento della entità giuridica degli Enti Parco al pari di quanto presente per le Comunità montane nel 267/2000, il superamento delle difficoltà di gestione della rete dei sentieri con asseverazione definitiva della personale responsabilità dei fruitori, in pieno accordo con il coordinatore nazionale della consulta dei parchi regionali Daniele Buschiazzo”.