Scurcola Marsicana. Migliaia di abruzzesi trasferitisi all’estero si preparano a tornare nei loro borghi grazie a “2023 anno del Turismo di ritorno: alla scoperta delle origini”. L’iniziativa è stata lanciata da Rete destinazione sud e presentata ieri pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Scurcola Marsicana. Centinaia di organizzazioni nazionali e internazionali, tra cui l’associazione Borghi autentici d’Italia, hanno deciso di promuovere questo progetto che è stato subito sostenuto in Abruzzo dall’Uncem regionale. Rosanna Mazzia, presidente Borghi autentici d’Italia ha spiegato l’intento del piano presentato a Scurcola che mira a riallacciare i rapporti affettivi tra i concittadini emigrati all’estero e la rispettiva terra d’origine.
L’Abruzzo si è detto pronto a fare la sua parte in qualità di capofila come confermato dagli assessori regionali, Guido Quintino Liris, e Daniele D’Amario. Verranno quindi convocati tutti gli attori del territorio, i comuni chiamati a raccolta dal presidente dell’Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti, le pro loco, con la guida dell’Unpli regionale, Sandro Di Addezio, e poi gli operatori turistici sotto la regia del presidente della Dmc Marsica Giovanni D’Amico, per creare una rete e studiare delle proposte da presentare alla Borsa del turismo di Milano e poi ai tour operator.
Un lavoro sinergico che ha ottenuto il favore dei tanti sindaci presenti, il primo cittadino di Scurcola, Nicola De Simone, e i colleghi del territorio, ma anche della Provincia, con il consigliere, Gianluca Alfonsi, di Giuseppina Colantoni referente di Borghi autentici d’Italia e di Michelangelo Lurgi, presidente Rete destinazione sud.