Canistro. Non c’è tempo, bisogna fare tutto in fretta. A Canistro la macchina della solidarietà non si è mai fermata. Il sindaco, Antonio Di Paolo, lavora instancabilmente insieme alla sua squadra per fare una conta dei danni che, da una prima stima, superano i 10 milioni di euro. Non ci si può fermare, si devono riempire al più presto le schede di valutazione e inviarle alla Regione che poi si farà garante per chiedere i danni di questa imponente calamità naturale che si è abbattuta sulla Marsica e sulla Valle Roveto. Anche negli altri Comuni le cifre non sono basse. A Luco dei Marsi i danni ammontano a circa 4 milioni di euro, 2 milioni servono a Capistrello, 1milione e mezzo di euro a Civitella Roveto, a Morino 1milione e mezzo e a Carsoli 450mila euro. Non è ancora stata ultimata la stima ad Avezzano dove sono state colpite molte aziende del nucleo industriale.“Dopo tutto quello che è accaduto”, ha commentato il primo cittadino, “ringrazio davvero di cuore tutte le persone che si stanno operando per dare una mano a chi sta più in difficoltà. Ai cittadini che hanno subito danni dico di documentare quanto più possibile i danni che hanno subito, con foto e video. Ci saranno anche dei sopralluoghi per capire quante e quali case sono inagibili. Al momento siamo ancora in emergenza e quindi non posso parlare di tempi certi. Saranno i tecnici della Regione che faranno i sopralluoghi e stimeranno i danni, insieme ai vertici della Protezione civile. Domani inizieranno ad arrivare in paese i geologi della Regione e gli ingegneri idraulici”, ha continuato, “l’altro ieri sera in Comune c’è stato un incontro con tutti gli amministratori della Valle Roveto e dei Comuni borgo lago. Si è discusso delle modalità con cui richiedere lo stato di calamità naturale. La zona interessata dal nubifragio e che ha subito danni è molto ampia”. Attualmente è stato accertato che l’acquedotto non è stato danneggiato. Si attendono però le analisi sulle acque. La risposta dovrebbe arrivare in serata. L’ondata di acqua ha scoperto il metanodotto a monte del paese, nei pressi di Rio Sparto. Dopo i sopralluoghi di vigili del fuoco e della società Edison è stato accertato che non è stato danneggiato ma solo scoperto. “Ora la priorità è ripristinare il letto del fiume e il corso” sottolinea Di Paolo, “in modo che qualora dovesse piovere abbondantemente di nuovo il paese possa stare in sicurezza”. Il sindaco Antonio Di Paolo ha spiegato: “I fiumi e i corsi d’acqua sono del demanio pubblico. Sono gestiti dal Genio civile provinciale e regionale. Ognuno interverrà ora a seconda delle proprie competenze”. In mattinata è arrivato in Comune Giorgio Cicchinelli, in rappresentanza dell’Avezzano rugby. “La società mi ha inviato per annunciare che è a disposizione del Comune di Canistro”, ha detto Cicchinelli, “ci dichiariamo disponibili a qualsiasi aiuto possiamo portare”. Sono tanti i volontari che stanno arrivando per dare una mano alla popolazione e l’amministrazione comunale tutta ringrazia chiunque si sta mettendo a disposizione della comunità. “Ringrazio infine” conclude il sindaco, “le forze dell’ordine, la Forestale, i vigili del fuoco, la polizia, la protezione civile, la Croce Rossa, le Misericordie e tutte le altre associazioni di volontariato che non ci stanno lasciando soli. Chiedo scusa se dimentico qualcuno”. Situazione ancora gravissima nei campi dopo l’alluvione che si è abbattuta sulla Marsica provocando ingenti danni alle coltivazioni e alle strutture agricole. Gli uffici di Coldiretti sono al lavoro per le opportune ricognizioni e stanno svolgendo i sopralluoghi dando anche soccorso agli agricoltori marsicani che, armati di caparbia e buona volontà, oltre che dalle necessità dettata dall’emergenza, questa mattina sono tornati nei campi per far defluire le acque alluvionali e cercare di salvare le coltivazioni agricole con particolare riferimento a carote, patate, spinaci e altri orticoli caratteristici della zona. “Questa mattina – dichiara Massimiliano Volpone, direttore di Coldiretti L’Aquila – abbiamo depositato all’assessorato regionale all’agricoltura la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale evidenziando la gravissima situazione che imperversa nel Fucino. La nostra organizzazione – aggiunge – è comunque a disposizione delle aziende alluvionate attraverso punti informativi e con uno specifico pool di tecnici per le esigenze delle imprese colpite. In accordo con il consorzio di bonifica, con cui stiamo collaborando per far fronte all’emergenza, abbiamo inoltre richiesto alla Regione l’acquisto di due mezzi escavatori finalizzati alle operazioni di ripulitura dei fossi, anche stradali”. Coldiretti, grazie alla solidarietà delle aziende non coinvolte dal nubifragio, mette inoltre a disposizione trattori e mezzi agricoli finalizzati alla rimozione dei detriti localizzati nei Comuni maggiormente colpiti. In merito ai danni alle colture, Coldiretti ricorda che l’emergenza riguarda principalmente carote, patate, spinaci, porro, cavoli ed altri ortaggi per una superficie interessata di oltre 5mila ettari con un danno stimato di circa ai 5milioni di euro. “Confermiamo che i danni sono ingentissimi – dice Volpone – e ringraziamo le istituzioni territoriali che stanno lavorando a sostegno delle diverse esigenze per favorire il ripristino della normalità. Auspichiamo che l’attenzione su questa emergenza resti alta e che le stesse istituzioni prendano atto dell’importanza della corretta gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria del sistema idrico territoriale per il bene non solo dell’agricoltura ma di intere comunità”.