Avezzano. La Marsica brucia e ci sono ancora due roghi attivi, con un bilancio di oltre 150 ettari di territorio in fiamme. Mentre a Marano e a Val De Varri si cerca con tutte le forze di spegnere le fiamme, inarrestabili da una settimana, nella zona di Fonte Maddalena, su Monte Morbano, nel Comune di Cappadocia, viene trovato uno degli inneschi, fotografato da un operatore. Un innesco che non ha funzionato, ma gli altri hanno scatenato il fuoco vicino alle faggete patrimonio ambientale inestimabile. “Abbiamo prove concrete che questi inneschi siano stati messi per distruggere le nostre montagne”, ha spiegato il sindaco di Cappadocia, Lorenzo Lorenzin, “fortunatamente le importanti faggete del nostro comune sono state salvate grazie all’impegno di vigili del fuoco e uomini della protezione civile che hanno lavorato alacremente fino a spegnere definitivamente le fiamme”.
Questi incendi però si spengono con gli aerei e la richiesta di aiuto arriva direttamente al Governo. “Forse servono anche strumenti nuovi, non sono solo pazzi piromani, c’è un disegno criminale”. Così la senatrice del Pd, Stefania Pezzopane, racconta la situazione incendi in Abruzzo e si rivolge al governo. “Non sono fatti scollegati l’uno dall’altro, potrebbe esserci un disegno criminale superiore, un voler mettere in scacco le istituzioni, alimentare bisogni dentro cui collocare malaffare”, scrive Pezzopane che aggiunge: “chiedo con energia che si compia ogni sforzo per rintracciare gli autori dei roghi e li si sottoponga a una rigorosa attività giudiziaria”. E conclude: “Nell’estate in corso l’Abruzzo è bersagliato da episodi di violenza ignea come mai prima nella sua storia”. “Lo stato di emergenza deve continuare fin quando verrà spenta l’ultima piccola fiamma. Non possiamo permetterci rallentamenti o distrazioni”.