San Benedetto dei Marsi. La Madonnina di Torlonia torna a splendere dopo il restauro: festa a San Benedetto dei Marsi.
Ieri è stata ufficialmente inaugurata la Madonnina di Torlonia a San Benedetto dei Marsi. La statua è stata riportata al suo stato originario. In accordo con la Soprintendenza dell’Aquila, si è scelto di restituirle la sua forma originaria.
“Oggi (ieri, ndr) è stata inaugurata la nostra Madonnina di Torlonia, restaurata grazie al contributo di un benefattore, originario di San Benedetto dei Marsi, emigrato in Canada, Tiziano De Santis, che con orgoglio, dico che è mio Zio”. Ha dichiarato il sindaco di San Benedetto dei Marsi, Antonio Cerasani.
“L’importante contributo è stato fondamentale in quanto la soprintendenza territoriale, a seguito di una segnalazione avvenuta diversi anni fa, non ha più permesso a privati, od altri organi, di espletare le classiche “tinteggiature”, diffidando, inoltre, l’ente comunale.
Infine, ha imposto, essendo un bene di interesse storico, di effettuare il restauro mediante apposito studio e relative indagini da parte della soprintendenza stessa, coordinando e realizzando i lavori di restauro.
Da qui la scelta da parte loro di riportarla alla sua forma originaria, esattamente come fu realizzata e posizionata sulle sponde dell’antico Lago del Fucino.
Personalmente, non posso che ringraziare Tiziano e tutti cittadini accorsi, inclusi i bambini dell’oratorio, il nostro Parroco Don Francesco Iulianella, la Protezione Civile Comunale San Benedetto Dei Marsi e la Protezione civile Pivec distaccamento “Valle del Giovenco, la Misericordia SanBenedettodeiMarsi, il Caffè Letterario Spazio Cultura.
Grazie a Eraldo Di Sipio per le foto.
A Lisa Antidormi per aver curato i rapporti “oltre oceano” e Erminia Raglione per aver coadiuvato l’organizzazione.
Un sincero ringraziamento, infine, al restauratore Corrado Cerone, lo storico dell’arte Farina Tancredi e la Dott.ssa Ceccaroni. Grazie anche a Valeria di Benedetto per aver esposto in maniera interessante e chiara la storia che si cela dietro questo importante simbolo religioso e culturale del nostro territorio al quale finalmente è stato ridato valore e dignità, rendendola unica nel suo genere e facendo da spartiacque storico per tutta la Marsica, a prescindere dai gusti personali, certamente non sindacabili da parte nostra”.








