Avezzano. “Solitamente il peggio di noi lo diamo tra le mura domestiche, quando siamo da soli e nessuno può vederci. Per il mondo esterno, invece, tutto deve essere perfetto, adeguato, puntuale. In una società di perfetti non c’è spazio per l’imperfezione”.
Parole di Ismaele La Vardera, giornalista de Le Iene che, nella mattinata di ieri, ha incontrato i ragazzi del “Galileo Galilei” di Avezzano, nell’aula magna dell’istituto. Una mattinata di confronto, di dialogo con i giovani ragazzi avezzanesi in occasione della presentazione del libro “Il peggio di me”, scritto dalla iena siciliana, in cui il giornalista del programma di Italia 1 parla di lotta alla mafia, legalità, giustizia, passione per il giornalismo e storie di vita vissuta nella sua Palermo. L’incontro è stato moderato dal giornalista Federico Falcone, che ha interagito con La Vardera e le tante domande degli studenti.
Una vera e propria lezione di vita quella che La Vardera ha voluto regalare agli studenti marsicani del Galilei. “Non fate dei limiti che la vita vi ha imposto delle giustificazioni per essere mediocri”, ha sottolineato la iena siciliana, “non dovete mai pensare di non farcela: seguite sempre i vostri sogni. Quando ho fatto questa inchiesta il programma de Le Iene si è interessato e mi ha chiamato a lavorare con loro. Per me era un sogno sin da quando ero piccolo. Quindi nella vita non si deve mai rinunciare ai sogni, e nessuno si deve permettere di scegliere per la tua vita”.
Davanti ai 104 ragazzi della scuola avezzanese, La Vardera ricorda con commozione una grande amica, quella che l’ha accolta per la prima volta negli studi televisivi di Cologno Monzese. “Quando sono arrivato a Le Iene”, ricorda il giornalista, “ho visto il lontananza una ragazza con un sorriso inconfondibile e con un caschetto biondo. Era Nadia Toffa e la prima cosa che mi ha detto è stata: ‘Benvenuto alle Iene”. Ho avuto una grande fortuna”.
“Il peggio di me è il peggio di certa politica”, ha detto in merito al libro, nato dal clamore suscitato dal suo film “Il sindaco. Italian politics for Dummies”. Un film-denuncia dove il giovane candidato sindaco di Matteo Salvini a Palermo decide di registrare tutta la sua campagna elettorale. Un libro in cui la iena svela tutti i retroscena della sedicente “politica del cambiamento”, dove racconta la sua vita di sempre, scene di vita personale, in cui la famiglia è sotto protezione per via di una sua inchiesta che coinvolge il boss Abbate. E ancora la sua infanzia vissuta in uno dei quartieri più difficili di Palermo, le amicizie, il lavoro e la politica, quella che La Vardera definisce “la parte peggiore di sé”.