L’Aquila. E’ terminata ieri mattina, l’attuazione del “Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio” posto in essere dai reparti operativi dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di L’Aquila, che ha riguardato l’intero territorio della provincia. Per l’attuazione del piano sono state impegnate 45 pattuglie per un totale di 100 finanzieri delle Compagnie di L’Aquila, Avezzano e Sulmona ed alcuni investigatori del Nucleo di Polizia Tributaria di L’Aquila. Sono state verbalizzate 115 irregolarità in materia di emissione e rilascio di scontrini e ricevute fiscali che danno luogo a sanzioni amministrative ammontanti complessivamente a quasi 60 mila euro. I controlli con esiti irregolari sono pari al 44% di quelli eseguiti in totale. Sono state avanzate all’Agenzia delle Entrate 16 proposte di chiusura nei confronti di esercenti che sono incorsi nella quarta violazione nel giro degli ultimi 5 anni. Sono stati individuati 30 lavoratori in nero o irregolarmente assunti e rilevate le conseguenti omissioni/violazioni in materia di obblighi contributivi a carico del datore di lavoro. L’attività in questione ha riguardato in particolare i cantieri della ricostruzione post-sismica nei comuni del cratere. Oltre la metà delle irregolarità della specie sono state rilevate nel capoluogo e nei paesi limitrofi, dai finanzieri della Compagnia di L’Aquila. Sempre in tale contesto, sono state inoltrate 4 proposte di chiusura di attività/cantieri ove sono state individuate violazioni di maggiore gravità. Almeno in un caso, a seguito dell’emanazione del provvedimento di chiusura subito disposto dalla competente Direzione Territoriale del Lavoro, il datore di lavoro ha preferito sanare immediatamente la propria posizione pagando la sanzione prevista. Un dato indiretto ma sintomatico degli effetti dei controlli “a tappeto” in questo settore lo si rileva dalla circostanza che nella giornata di ieri, quando già si era diffusa la notizia dell’azione della Guardia di Finanza, presso il Centro per l’Impiego di L’Aquila erano giunte una ventina di richieste di assunzioni “in emergenza”. Sono stati individuati 3 clandestini nei cui confronti sono in corso le procedure di espulsione. Sono state sottoposti a sequestro centinaia di articoli di pelletteria contraffatti e “CD” masterizzati. Sono stati sottoposti a sequestro, dai finanzieri della Compagnia di Sulmona, anche alcoolici e superalcoolici serviti presso alcuni ristoranti cinesi, in quanto immessi al consumo senza aver assolto al pagamento dell’accisa. Scoperti cinque evasori totali: uno specialista in medicina del Lavoro a Sulmona, una parrucchiera e due venditori ambulanti nella Marsica ed un odontotecnico ad Avezzano. Quest’ultimo, in particolare, esercitava abusivamente l’attività di dentista in un garage condominiale, peraltro perfettamente attrezzato, sito nella periferia della città marsicana. All’atto dell’intervento, i finanzieri della Compagnia di Avezzano, hanno trovato un paziente sulla poltrona dentistica ed altri tre clienti in attesa. Il professionista abusivo è stato denunciato in quanto privo delle prescritte abilitazioni professionali ed autorizzazioni sanitarie. L’improvvisato studio è stato sottoposto a sequestro. Nei confronti dei cinque si darà luogo ora agli approfondimenti necessari per la ricostruzione del volume d’affari occultato e dell’imposta non pagata. L’azione dei finanzieri si è estesa anche in materia di disciplina prezzi. In tale contesto sono stati verbalizzati 2 distributori stradali che non esponevano il prezzo al litro dei carburanti. Sequestrate anche 2 autovetture – una Jaguar ed una Fiat Punto – risultate rubate nel territorio marsicano. Denunciate per ricettazione 2 persone. Un duro colpo è stato, inoltre, inflitto anche alle forme più evolute ed insidiose di evasione poste in essere da società di capitali dell’aquilano operanti nel campo dell’installazione di impianti elettrici, che avevano emesso/utilizzato fatture relative ad operazioni inesistenti per importi rilevanti e sottratto a tassazione ricavi per un milione di euro. A loro carico i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria dell’Aquila hanno eseguito, con provvedimento della magistratura, il sequestro di denaro su conti correnti e di beni – due capannoni commerciali, nella zona industriale di Bazzano ed a Barisciano, ed un veicolo- per un ammontare complessivo di 560 mila euro. La mole di informazioni e documenti acquisiti nel corso dell’effettuazione del “Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio”, sarà oggetto di successive analisi ed approfondimenti da parte dei finanzieri.