Magliano dei Marsi. Il cantautore Marco Malatesta è tornato con un nuovo singolo. “La foto ‘e pe’ la Porta”, questo il titolo, è un omaggio a Carsoli, suo paese d’origine. Ad affiancare Malatesta una line up di musicisti esperti e rodati, con numerose attività alle spalle e un background musicale che affonda le sue origini in stili e generi musicali differenti. “Un brano per rivivere e ripercorrere le atmosfere e le suggestioni del borgo marsicano, dove le radici della propria infanzia sono ancora robuste e dove sognare a occhi aperti è ancora possibile”, spiegano.
“Guardo le novità dallo smartphone, oggetto che uso ma che fa nascere in me alcuni timori, quasi fossimo non curanti di ciò che vive intorno a noi. Mi sono chiesto: ma cosa ho di vero da godere? Ho alzato gli occhi verso la collina e ho visto la Fortezza di Carsoli, il mio paese. Un mondo si è aperto e sono tornati in mente i giorni del pallone “de sotto” con gli amici, le scorribande “a ju fiume” insieme ad uno sciame d’odori antichi che venivano a consolare la tristezza che quest’ultimo anno ha regalato tra virus e perdite. L’aria vecchia arrivava netta ed i sorrisi nostalgici creavano parole, il primo brano in dialetto per me che scrivo di tutto e di più da almeno 30 anni, all’inizio sembrava goliardico, ma poi, notavo che il quadro prendeva forma e lì ho deciso di voler fare un regalo al mio paese”.
“Un ringraziamento va a Sauro Nazzarro, iconico monumento di bontà e verità, ai continui consigli di Mauro D’Angelo e dell’etichetta PopArt, alla fine regia e sceneggiatura di Fabrizio Catarinozzi e Laura Vetri, all’operatore drone, ma principalmente amico, Alessandro Mondo, alla disponibilità enorme di Annarita Eboli che ci ha dato la possibilità di invadere la sua casa meravigliosa dando forme antiche al video. Ringrazio il professor Angelo Bernardini e la sua grande pazienza per le sue ispiranti note storiche e i continui consigli. Lorena Bernardi, elegante artista e fine creatrice dei dipinti di copertina, passati, presenti e futuri”.
“Con Carlo Morgante suono da vent’anni, ma le nostre famiglie erano unite da una stretta amicizia anche in precedenza. Fanno parte della mia crescita musicale , tant’è che il disco precedente “Il burattino delle stelle” contiene brani totalmente arrangiati da Giuseppe Morgante, enorme musicista e fratello di Carlo. Tornando a Carlo, abbiamo provato e trovato suoni artigianali, creati con puff vuoti ed asciugamani, zippo che schioccavano sul microfono ect, oltre ovviamente a batterie e percussioni (tra le altre anche una Aton Drum di Domenico Schiariti creata su misura ed in collaborazione con Carlo Morgante dalla scelta dei legni alla sonorità voluta appositamente per l’album “Il burattino delle stelle”, praticamente come un vestito di un sarto). Insomma è stato importantissimo nel creare l’ambiente che cercavo”.
“Carlo Nazzarro lo conosco da trent’anni. Abbiamo creato tanti brani insieme ed il fatto che sia un carsolano doc ha aiutato non poco, non solo il processo musicale ma ha anche confermato spesso la direzione giusta nel creare l’immagine che si voleva dare. E poi la magia di Mauro Menegazzi musicista di un livello enorme. Mano fatata ma cuore ancor più denso d’ispirazione e bontà… il suo folk ha messo il timbro finale e geniale al brano. Tutto è stato coordinato insieme a Mauro D’Angelo e l’etichetta PopArt. Anche lui link trentennale e persona meravigliosa capace di capire tutto di quel che faccio. Senza di lui poco avrei fatto”.