Tagliacozzo. Un incontro per illustrare i progetti in materia di Tursimo Religioso e sentieri storico-naturalistici. Si è svolto nella sede del comitato elettorale di Tagliacozzo Unita la compagine guidata da Montelisciani. A relazionare, moderati dalla giovane giornalista Claudia Venturini, sono stati i candidati Romana Rubeo e Fabrizio Pietrosanti. Si è parlato dell’importanza rivestita dalla presenza delle spoglie del Beato Tommaso da Celano nel Chiostro di S. Francesco anche in riferimento al recente ritrovamento della cosiddetta “vita ritrovata”, la terza opera del Beato sulla vita di S. Francesco d’Assisi. Da questo punto di vista, i candidati della lista di Montelisciani ritengono necessario un impegno da parte dell’Amministrazione Comunale al fine di costruire reti e rapporti con gli altri importanti centri francescani d’Italia. Altro focus è quello sul santuario della Madonna dell’Oriente, che si inserisce nella tradizione e nel mito delle “sette Madonne sorelle” della Marsica, e sui reperti archeologici e dai doni“ex voto” presenti e già catalogati dal Comune ma indisponibili alla visione e alla fruizione del pubblico. Il recupero e la valorizzazione di questo importantissimo patrimonio va inserito, secondo Pietrosanti e Rubeo, in un piano strategico di collocazione della città entro organizzazioni e percorsi turistici e di pellegrinaggio che sappiano valorizzare anche la vicinanza con il centro della cristianità mondiale. In chiusura ha preso la parola il candidato Sindaco Montelisciani, sottolineando come “la riscoperta della nostra identità storico-culturale, presupposto per la ricucitura sociale della nostra comunità, è il punto di partenza per rinnovare e rilanciare il paese. Tagliacozzo deve andare a testa alta, orgogliosa e fiera della propria storia e delle proprie risorse, senza obblighi di reverenza nei confronti di nessuno. Avete visto –ha continuato- che nei giorni scorsi qualcuno ha invitato alcuni politicanti aspiranti feudatari a fare un giro di passerella a Tagliacozzo: non è da un atteggiamento di sudditanza verso i potenti (o presunti tali) che possiamo risollevare questo paese; è finito il tempo delle prebende concesse dai potenti ai servi sciocchi. Oggi per intercettare risorse e finanziamenti c’è bisogno di progetti e programmazione, come quelli che abbiamo presentato oggi. Noi non ci toglieremo più il cappello davanti a nessuno che sia intenzionato a venire qui per prendere voti, risorse e quote di potere per poi lasciare al territorio solo le briciole. Questo hanno sempre fatto e questo continuerebbero a fare. Noi porteremo in giro per l’Abruzzo, per l’Italia e per l’Europa l’idea che Tagliacozzo ha di se stessa, del proprio futuro e del contributo che può dare –collaborando con tutti, ma con pari dignità- al proprio sviluppo e a quello della Regione e del Paese.”