Aielli. Soddisfazione in casa Fim – Cisl per l’elezione di un rsu nella Kromoss di Aielli. Nel rinnovo dei rappresentanti sindacali di stabilimento dell’azienda di profilati in alluminio della famiglia Piccone sono stati eletti Pierluigi Tempesta per la Uilm – Uil, Giuseppe Cornelio per la Fiom – Cgil e Pierluigi Iacobucci della Fim – Cisl.
“Il giorno successivo alla pesante sconfitta riportata alle elezioni della rsu di 3 anni fa alla Kromoss s.r.l. di Aielli, la Fim, come fanno tutti i “perdenti normo-intelligenti”, studiò le motivazioni della clamorosa disfatta e provò a mettere in piedi una strategia basata sull’attesa e sul rafforzamento della propria rappresentanza dentro la fabbrica”, ha spiegato il segretario Antonello Tangredi,
“si convinse, la Fim che, non aveva perso per questioni di merito: aveva perso perché aveva osato “alzare la voce” in precedenza, anche ricorrendo al Giudice del Lavoro, per invocare il rispetto delle leggi e del contratto collettivo nazionale dei lavoratori, in favore dei diritti dei lavoratori, presi non troppo in considerazione dalla Direzione aziendale.
Qualcuno, poi, in modo indebito, provò a spiegare (si fa per dire) ai lavoratori che, la Fim non aveva preso in considerazione il fatto che, “l’azienda fosse stata sindacalizzata da poco”; che la Fim, con le sue posizioni “preconcette/ideologiche” (mai stupidata fu più vera) avrebbe portato alla chiusura della fabbrica ecc.: in buona sostanza che, la Fim, andava messa fuori. In questi ultimi 3 anni, la Fim, anche se fuori dalla rsu, non ha “perso” una virgola di quello che si è consumato dentro la fabbrica e, soprattutto, di quello che non è stato fatto a tutela dei lavoratori, da parte di chi avrebbe dovuto farlo: Sono tantissime le cose non fatte !
Quelle fatte, senza immaginazione, non arrivano a “2” e, certamente, non a causa del covid e non a vantaggio dei lavoratori. In questi 3 anni, sempre con la schiena dritta e la testa alta, la Fim ha assistito tanti lavoratori (sempre con successo) nelle controversie disciplinari e, attraverso l’informazione, ha puntualmente conversato con le maestranze, dalle quali, via – via, ha ricevuto fiducia, attraverso la sottoscrizione delle deleghe sindacali.
Fiducia che, ha portato la Fim, l’altro giorno, ad entrare di diritto, attraverso il voto democratico, nella rsu e nella rls, organismi nei quali, conta il sapere, non la prepotenza, la paura e/o le bugie, di quelli che “hanno perso”! Il voto dell’altro giorno, ha palesato, in valore assoluto che, la Fim e i suoi dirigenti sindacali, hanno svolto un ottimo lavoro dentro la fabbrica e che, al contrario, altri hanno sbagliato clamorosamente la porta a cui segnare un goal.
Alla Kromoss, bisogna ripartire dai diritti fondamentali, non dal pdr e dalla flessibilità degli orari (come se non bastasse quella concessa finora, senza risultati). Alla Kromoss, va imposto prima di tutto, il rispetto per i lavoratori, attraverso l’applicazione del Ccnl in tutte le sue parti (cosa ampiamente sottovalutata da chi avrebbe dovuto sbattere i pugni sul tavolo delle trattative); va ricondotta la Direzione aziendale al rispetto della sicurezza sul lavoro e, parallelamente al rispetto verso il sindacato: poi parleremo, di piano industriale, di orari, di pdr ecc.
Perintanto, la Fim-Cisl, felice del successo ottenuto, nel ringraziare tutti i lavoratori che l’hanno sostenuta, augura a Pierluigi Iacobucci (rsu e rls eletto in quota Fim), ogni fortuna, in questa missione sindacale/industriale e sociale”.