Avezzano. L’azienda leader per la realizzazione delle batterie per auto e industriali punta al raddoppio del sito. Sul tavolo delle trattativa i sindacati hanno posto l’accordo di secondo livello mentre l’azienda ha messo un investimento di 30milioni di euro. Se verrà mantenuto il costo del lavoro basso potrebbe investire nella Marsica e puntare al raddoppio del sito produttivo. Dopo il maxi investimento di 35milioni di euro nello stabilimento di Avezzano, preferito a uno dell’Europa dell’est, la Fiamm è pronta a investire nuovamente e si sta guardando intorno. La migrazione alla quale già quattro anni fa rinunciò potrebbe essere di nuovo snobbata e la proprietà scegliere per un nuovo sito produttivo la Marsica. L’ipotesi è ancora molto aleatoria, ma non è da escludere che possa concretizzarsi. A parlarne sono stati gli stessi responsabili dell’azienda durante un incontro con le Rsu e i rappresentanti sindacali. I lavoratori del sito , circa 350 di cui 110 assunti negli ultimi anni, reclamano i premi che gli vennero tolti 4 anni quando venne avviata la fase di ammodernamento del sito. Ogni dipendenti, infatti, dovrebbe prendere circa 2mila e 500 euro in più ogni anno e ora, a distanza di quattro anni, vorrebbero che l’azienda ricominciasse a erogarli. L’accordo tra le parti sociali e la proprietà, però, non è stato trovato e la Fiamm, invece di accontentare i dipendenti, ha rilanciato chiedendo di mantenere il costo del lavoro basso permettendo così loro di investire altri 30milioni di euro nel sito marsicano. “Abbiamo presentato una piattaforma a novembre”, ha commentato Antonello Tangredi, segretario Fiom-Cgil, “l’azienda la scorsa settimana ci ha portato un piano industriale spiegandoci che se non verrà alzato il costo del lavoro sono disposti a investire nel territorio altri 30milioni di euro creando un nuovo sito produttivo e ampliando l’organico”.