Avezzano. Domani 27 aprile, a partire dalle 19.00, andrà in onda, su una delle più note emittenti marsicane, uno spettacolo-tributo, la versione radiofonica di un suggestivo viaggio nel passato, dentro il nostro territorio. Il titolo è “27 aprile, una storia di Avezzano”. Il testo è di Federico Del Monaco: scrittore, poeta, sceneggiatore e già autore degli spettacoli “Eppure Soffia Vol.1; Vol.2; Vol. 3 (quest’ultimo rappresentato al Teatro dei Marsi il 30 gennaio 2019)”. Le musiche sono del maestro Roberto Bisegna e le voci sono dei due attori Giuseppe Ippoliti e Matteo Garofalo.
Un atto d’affetto
“Un atto d’affetto” in un racconto recitato e musicato, fatto di memorie, di lettere scritte anno dopo anno, tutte nel giorno della festa della Pietraquaria: racconto appassionato su Avezzano e tutti i paesi che avrebbero meritato un passato più sorridente.
«Infatti il reading, nato nel 2008 nel piccolo teatro di Don Orione di Avezzano, è un atto d’affetto per la città e per tutti i luoghi e le persone che avrebbero meritato un destino migliore o solo un po’ di felicità – illustra Federico Del Monaco -. Da reading a spettacolo teatrale e infine come spettacolo radiofonico, rimane la voglia di arrivare a più persone possibili, in un giorno particolare, dove c’è posto per certe memorie.»
La radio
Radio Monte Velino, emittente di Avezzano, nasce nel 1975 e irradia i suoi programmi dai 101,80; 88,00 e 102,500 MHz. Fra i primi collaboratori Gianni Parente e Carmine Serafini (prematuramente scomparsi). L’attuale editore è Valerio Palozzi.
In più di quarant’anni, dalla Marsica e per tutta la provincia dell’Aquila, accompagna i suoi ascoltatori con musica, notizie e programmi accattivanti. Una radio divertente e capace di fare cultura.
La trama
27 aprile! Per Avezzano è la festa della Pietraquaria. Ogni paese o città ha le proprie ricorrenze, è attraverso queste che un tempo si contavano gli anni, si facevano i conti con il passato e con il futuro da affrontare. Momenti di svago e di riflessione, per molti, come per Renato, il protagonista di queste breve racconto, fatto di lettere, tutte scritte in differenti periodi, ciascuna il 27 aprile, appunto.
Un personaggio di fantasia, quindi molto più che reale, che rincorre la propria identità, perduta tra le macerie di insopportabili scosse tra conflitti di natura sempre più mondiale umane e drammatiche vicende. Una memoria che riporta in vita i suoi custodi le tante, tante anime di Avezzano dei paesi più vicini e anche di tutti i luoghi ad essi somiglianti seppur distanti di case, palazzi ed esistenze che avrebbero meritato una vita migliore o semplicemente più lunga.
Una più accurata premessa rischierebbe di superare l’opera in lunghezza ma tacere e subito iniziare sarebbe stato perdere la bella opportunità di sottolineare in anticipo il nostro intento e di ringraziarvi forse prematuramente ma intensamente, a nome nostro, che ormai più reali non siamo, già parte di questo racconto.