L’Aquila. La fotografia fedele dello stato dell’arte del Patto dei sindaci, con tutti gli enti locali coinvolti e le risorse economiche erogate. A Bruxelles, in occasione dell’annuale riunione del Covenant of Mayors (Patto dei sindaci), l’Abruzzo cala i numeri di ”un’esperienza unica e esaltante che mette in evidenza la grande capacita’ di un territorio di fare sistema e di una classe dirigente di programmare con la dovuta competenza”. Parole dell’assessore all’Energia della Regione Abruzzo, Mauro Di Dalmazio. In sede di Unione europea, dunque, l’Abruzzo ha presentato oggi i risultati di un anno di lavoro, ottenendo consensi a tutti i livelli. A cominciare dal direttore del Dipartimento Energia della Commissione europea, Pedro Ballesteros, che ha parlato di ”modello Abruzzo, perche’ basato sui tre livelli del sistema degli enti locali; una procedura nuova che deve essere ripetuta a livello europeo e presa ad esempio da tutti gli altri partner del Patto dei sindaci”. Per Di Dalmazio ”le parole di Bellesteros sono motivo di orgoglio per tutto l’Abruzzo”.
”Stiamo raccontando ai partner del Covenant il valore dell’esperienza abruzzese – riferisce – La capacita’ cioe’ di aver saputo leggere le esigenze che arrivavano dal territorio senza disperdere risorse economiche. E’ un modello Abruzzo che l’Europa ci ha riconosciuto e che in Italia sta entrando come pratica di riferimento. E’ questo il valore politico e amministrativo di questa magnifica esperienza, ma e’ anche la conferma delle potenzialita’ inespresse che questa regione custodisce”. I comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti hanno ottenuto il 95% del finanziamento previsto in anticipo; per i comuni sopra a 5.000 abitanti la percentuale si e’ attestata al 50% e la seconda parte del finanziamento (45%) verra’ erogato la prossima settimana, a conferma che molti degli interventi previsti sono prossimi alla conclusione e comunque prima del marzo 2012. Per quanto riguarda la tipologia di interventi, hanno spiegato i tecnici della Regione a Bruxelles, nei comuni grandi il 73% ha riguardato gli edifici scolastici, mentre nei piccoli comuni l’attenzione e’ stata rivolta agli edifici pubblici non scolastici o reti di illuminazione. Sul fronte dell’efficientamento energetico, vengono segnalati interventi diversificati, come la sostituzione degli infissi e vetri, la sostituzione dei corpi illuminanti, la sostituzione delle caldaie. ”Solo un anno fa – sottolinea Antonio Sorgi, direttore Energia – nessuno degli amministratori locali sapeva che cosa fosse la Bei o il piano di azione per l’efficientamento energetico. Il risultato migliore e’ l’aver introdotto questa nuova cultura amministrativa che presuppone capacita’ di ragionare, programmare e leggere la pianificazione”.