L’Aquila. Con l’apertura del G7 in Puglia, la Conferenza delle Donne Democratiche Abruzzo dichiara la propria profonda preoccupazione e indignazione per la sparizione dell’importanza di un accesso effettivo e sicuro all’aborto dal documento finale del summit. Un diritto garantito dal documento finale del G7 di Hiroshima del 2023, che Francia e Canada volevano rafforzare in questa edizione.
“Ci uniamo anche noi alle dichiarazioni della nostra portavoce nazionale, Roberta Mori, ritenendo questo rimescolamento delle carte inaccettabile.” dichiara Lorenza Panei, Portavoce Regionale della Conferenza Donne Democratiche Abruzzo “La presunta posizione del governo Meloni dimostra una doppiezza inquietante, con rassicurazioni pubbliche che contrastano con manovre private. È evidente l’intenzione di mettere nel mirino i diritti civili e l’autodeterminazione femminile e quindi la nostra libertà di scegliere.” La Conferenza delle Donne Democratiche chiede con forza che la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiarisca la posizione dell’Italia in modo trasparente e netto. È cruciale che il G7 non rappresenti un passo indietro nella tutela dei diritti delle donne a livello internazionale e che invece garantisca con forza il diritto di scelta del nostro corpo e della maternità.