Pescina. Una folla commossa e silenziosa ha invaso ieri sera le strade di Pescina contro il femminicidio e in ricordo di Senade e della mamma Fatime, barbaramente uccise il scorso mese all’uscita del supermercato. Un corteo silenzioso si è snodato lungo le vie del paese , con partenza dalla casa dei figli Selmanaj , privati dell’affetto della loro madre e della loro sorella uccise in modo assurdo ad opera del loro stesso padre. Silenzio, candele, dipinti , manifesti recanti scritte di dolore , ma non di rassegnazione per questi atti violenti e barbarici. “Un corteo voluto fortemente ed organizzato dai ragazzi di Pescina, dai nostri stessi figli”, racconta Francesca Ianeve, “spesso si dice , che i figli devono imparare e fare tesoro dell’esempio dei propri genitori. Tramandare insomma ciò che crediamo sia meglio per loro , in termini di educazione, esperienza, rispetto dei valori. Credo che, ieri sera, siano stati i nostri figli ad insegnarci qualcosa e meritano tanto rispetto per questo. Si sono fatti carico di un disagio enorme, di una sofferenza e tragedia, che forse a loro non tocca nemmeno direttamente. Hanno messo il loro impegno, la loro faccia e la loro generosità per far riflettere un intera cittadina di adulti. Non c’è ragione che tenga di fronte ad un omicidio cosi efferato e nessuna giustificazione plausibile, di fronte alla morte di due esseri umani. A volte noi grandi , ci soffermiamo ad analizzare i motivi, le circostanze per trovare ragioni o semplicemente per tacitare le nostre coscienze dormienti, con pseudo-giustificazioni buonistiche. I nostri figli , invece , hanno avuto il coraggio di dire semplicemente “BASTA”. La vita di ognuno di noi è inviolabile e inattaccabile da ogni tipo di violenza. Non si giustifica la morte, la sofferenza e il dolore altrui , anche se causato da rabbia o rancore.E’ come far morire quella persona ancora un’altra volta.E’ come coprire il ricordo di quelle vittime, di un velo amaro , quasi colpevole…”.