Massa d’Albe. La commissione di vigilanza sugli affari della Regione in seduta congiunta con la seconda Commissione consiliare (Commissione ambiente) chiede la sospensione del parere favorevole del Via per “Impianto di Compostaggio di Massa d’Albe”. All’incontro hanno preso parte il presidente Velina Armati, il sindaco di Scurcola Marsicana, Vincenzo Nuccetelli, il vice Antonio Bartolucci, il vice sindaco di Magliano Angelo Iacomini e il primo cittadino di Massa d’Albe Giorgio Blasetti. Per prima è intervenuta la presidente del Comitato che dà lettura di una lunga, esaustiva, puntale e particolareggiata relazione redatta dal Comitato sulla base di studi effettuati sui potenziali rischi alla salute dei cittadini che deriverebbero dalla realizzazione di questo impianto; sulla valutazione dei gravi rischi idrogeologici collegati tra l’altro alla natura altamente sismica della zona; sull’impatto che tale “megaimpianto” avrebbe su un territorio come quello di Massa d’Albe e comuni limitrofi prevalentemente vocato all’ambiente e al turismo proprio in virtù della vicinanza del sito archeologico di Alba Fucens (perla di cui pochi territori posso vantarsi e che andrebbe valorizzata a dovere) e del Parco naturale Sirente Velino; sulla vicinanza di punti sensibili quale un polo scolastico, scuola materna ed elementare, che sorge a circa 1 Km dal sito sul quale dovrebbe essere realizzato l’impianto; su aspetti urbanistici e di ripristino del territorio martoriato dall’attività estrattiva che andrebbe quindi risanato secondo una regolamentazione del Piano Cave finalizzata alla tutela dell’ambiente e non alla creazione di un nucleo industriale. Gino Milano, presidente della commissione, mettendo in particolare evidenza l’imbarazzante superficialità del Comitato V.I.A. (Valutazione d’Impatto Ambientale) che nonostante tali indiscutibili criticità giunse a dare parere favorevole alla realizzazione di tale impianto. Forse sulla base di scarsi elementi? Anche gli stessi Sindaci presenti ribadiscono la loro contrarietà a tale progetto sulla base delle motivazioni suesposte che riportano ampiamente nelle Delibere dei Consigli comunali di recente tenuti consegnandole in atti alla Commissione stessa e rilevando in ultimo, ma non per importanza, il fatto che da recentissime notizie lo stesso Impianto Aciam sito in Aielli (impianto partecipato al 51% dai Comuni della Marsica e quindi prevalentemente pubblico) lavora a regime ridotto pari al 60% rischiando di dover licenziare del personale per mancanza di attività produttiva e quindi riduzione dei costi. Ci si chiede dunque: perché autorizzare un ulteriore impianto se quello esistente lavora a basso regime e rischia di mandare a casa dei lavoratori? Infine la seduta della commissione congiunta si chiude deliberando all’unanimità dei consiglieri presenti sia la richiesta con effetti immediati della sospensione del iter autorizzatorio con conseguente riapertura del procedimento della Valutazione di Impatto Ambientale nonché, in alternativa, l’intervento alla prossima Conferenza di Servizi per evidenziare le criticità emerse e scongiurare quindi, in entrambe i casi, la realizzazione di tale “mostro” nel cuore di un territorio ricco di risorse autentiche perle della natura. Il Comitato fa un appello a cuore aperto alla Giunta Regionale al fine di accelerare tale decisione di revisione e/o di interruzione definitiva della procedura anche in virtù del fatto che a breve si entrerà nel vivo della campagna elettorale e di conseguenza ci sarà un periodo piuttosto lungo di vacatio.