Avezzano. Stupore e meraviglia suscitano le prese di posizione contro la Legge regionale sui Confidi che sembra stiano assumendo alcune strutture di rappresentanza delle PMI. “A nostro avviso” ha dichiarato Concezio Di Giamberardino Presidente del Comitato Fidi di Fidimpresa ABRUZZO – il Confidi della CNA – “la legge in questione è da condividere perché facilita le aggregazioni e tenta di snellire il sistema delle Cooperative di Garanzia in Abruzzo che sono state di fondamentale importanza per le piccole imprese ma, che forse hanno fatto “il loro tempo”. “Si può certamente non condividere” continua Di Giamberardino “ma la reazione di contrarietà ci sembra spropositata e fuori luogo perché è una di quelle leggi che tentano di aiutare anche il mondo della rappresentanza ad essere più forte ed unito, nel caso di specie, nei confronti del sistema bancario”. Gli fa eco il direttore della CNA provinciale Pasquale Cavasinni che dichiara: “questo atteggiamento di contrasto alla legge sui confidi potrebbe ritorcersi contro gli interessi delle imprese che, a fronte della contrazione degli impieghi attuato dalle banche negli ultimi anni, hanno bisogno di organismi di garanzia più forti e più patrimonializzati per poter continuare ad accedere ai prestiti bancari e finanziare le loro attività”. “Il sistema economico e finanziario, le regole di Basilea ce lo chiedono” continua Cavasinni “tant’è che in altre Regioni, addirittura si sono strutturati Confidi unici ed unitari frutto della fusione di cooperative di garanzia aderenti anche a più sigle associative e nel nord dell’Italia sono operativi Confidi interregionali mentre in Abruzzo ci sono ancora oltre 50 cooperative. Vale la pena ricordare” dice Cavasinni “che la CNA non ha aspettato nessuna legge per operare in tale direzione avendo già nel 2009 costituito Fidimpresa Abruzzo – che oggi conta oltre 9.000 soci – frutto della fusione di 11 cooperative di garanzia aderenti alla CNA, che con 12 sportelli e 6 sedi provinciali è la struttura che più di tutte garantisce la capillarità e la vicinanza del servizio credito alle imprese, che nei primi sei mesi di quest’anno ha approvato oltre 750 pratiche di finanziamento, che per lo stesso periodo ha fatto erogare dalle banche convenzionate oltre 36 milioni di euro di finanziamenti. Certo”, conclude Cavasinni “abbiamo dovuto “abolire” (per scelta e volentieri perché a tutto vantaggio dei nostri soci!) undici consigli di amministrazione, undici presidenti, undici attività gestionali amministrative, undici collegi sindacali. Ma questo non credo che possa interessare le imprese socie, perché a loro credo che continui ad interessare, giustamente, la possibilità di ricorre al credito bancario agevolato con le nostre garanzie, la velocità del servizio e l’erogazione dei finanziamenti in tempi certi e celeri”.