Avezzano. La testata giornalistica MarsicaLive, del gruppo QuotidianiLive, dopo il successo nel 2014 della prima edizione di “Se Gesù fosse nato nella Marsica…”, concorso letterario natalizio riservato alle scuole primarie marsicane (agli alunni delle terze, quarte e quinte) ha organizzato nel 2015 la seconda edizione del progetto, “Se io fossi Babbo Natale…”, con l’obiettivo di sviluppare la cultura del territorio e far crescere nuovi talenti, mettendo in risalto la loro creatività e i messaggi che provengono direttamente dal loro cuore. Racconti che han parlato il linguaggio dei più piccoli, un linguaggio universale ricco di messaggi e lezioni di vita. Ogni classe ha ben raccontato cosa metterebbe nel sacco che Babbo Natale porta sulle sue spalle, cercando di contestualizzare le storie nel territorio in cui si trovano i ragazzi e mettendo in risalto l’aspetto sociale, religioso e culturale. I bambini hanno bisogno di esprimersi e, soprattutto, sono in grado di dare lezioni di vita ai più grandi, mostrando una particolare attenzione per le persone meno fortunate e per le situazioni più critiche. I quaranta racconti, condivisi sul web più di 24mila volte e letti circa mezzo milione di volte, diventeranno un libro grazie alla casa editrice Rapsodia che ha deciso di pubblicarli in occasione della giornata di premiazione delle classi partecipanti, che sarà organizzata dalla testata giornalistica MarsicaLive, durante la quale si parlerà del rapporto dei giovani con le nuove tecnologie, ma anche delle difficoltà che incontrano spesso a relazionarsi con il prossimo e con i loro amici di nazionalità diverse. Parte dei proventi, raccolti con la vendita dei libri, saranno devoluti all’associazione “Edoardo Marcangeli, un gol per la vita”, organizzazione no profit per la ricerca, la cura e l’assistenza ai bambini malati di leucemia e tumori e alle loro famiglie. In attesa di conoscere il vincitore della critica letteraria, di seguito pubblichiamo il tema con più condivisioni sui social network, vincitore di una macchina fotografica messa in palio:
Classe IV A, istituto “Sacro Cuore” di Avezzano
“Se io fossi Babbo Natale…”
Che idea geniale immaginare di essere Babbo natale! Sarebbe bello, anche in questi tempi di grandi crisi economiche, legate alla mancanza di soldi o di troppo consumo, senza rispetto delle cose o delle persone, sia nella nostra terra d’Abruzzo ma anche in tutto il mondo dove c’è povertà morale e religiosa. Se io fossi Babbo Natale prima di tutto non dormirei la notte, oppure mi sveglierei con una grande responsabilità che è quella di fare felici i bambini, a Natale, non solo da noi , ma anche quei bambini delle nazioni più prestigiose che hanno tutto, oppure sono in guerra. Ma non mi arrendo, con la mia slitta e il mio sacco, volerei da tutti i bambini dal più bello al più brutto, la speranza e il coraggio non mi mancano. Se fossi Babbo Natale incomincerei ad ascoltare le esigenze dei bambini che si sono persi e farei una lettera per i loro genitori per farli ritrovare. Poi andrei dai bambini malati per dare loro un pizzico di magia, insieme a giocatoli caratteristici per farli divertire un mondo. Ai bambini che non vedono donerei un po’ di luce ai loro occhi e ai loro giorni per fargli gustare lo stupore del creato allegria e felicità. Ai bambini cattivi darei, oltre ai giocatoli, un po’ di gentilezza e dolcezza nel saper ringraziare chi fa dei doni. Ai bambini arroganti darei un pacchetto di tranquillità insieme a quel bellissimo dono che mi ha chiesto, da mettere sotto l’albero, vicino a Gesù Bambino. Anche per le famiglie ho qualche dono da fare, darei loro tanta pazienza e tanto amore verso i figli e le altre persone. Babbo Natale a Natale, preferisce i poveri perché Gesù vuole che tutti siano felici. Non solo i bambini ma anche i genitori che piangono perché non possono dare tutto. Quanti doni dovrò mettere nel mio sacco! Sarà così pesante che non so se riuscirò a portarlo addosso! Metterei giocattoli semplici, giocattoli elettronici, caschi magici, bambole, libri di storie, di racconti fantastici, di avventure e di emozioni, quaderni, costruzioni, spade laser…libri dove emerge coraggio e la generosità. Quando entrerò a casa loro andrei ad abbracciare i bambini vergognosi. Se fossi Babbo natale darei prima di ogni cosa, tutto il cuore e l’amore che tengo dentro, poi consegnerò loro tutto ciò che vogliono. Tutto questo metterei nel mio sacco! Così tutto il mondo e la nostra Marsica, saranno felicissimi.