L’Aquila. Nel 2012 in Abruzzo la cassa integrazione ha ricominciato a salire, sia pure in proporzioni inferiori ai valori nazionali (+41,9 febbraio su gennaio rispetto a +49,1). Lo rende noto il segretario regionale della Uil, Roberto Campo, facendo presente che si interrompe una discesa della cig che durava da mesi e «stava riportando la regione a valori medi, dopo che nel 2009-2010 era stata tra quelle più colpite dalla crisi». Mentre in Abruzzo, regione industriale, «l’impatto della crisi è stato più simile a quello delle regioni industriali del Nord che non nel Centro e nel Sud – osserva Campo in una nota -, oggi il Nord si riprende relativamente meglio dell’Abruzzo e il nuovo picco della cassa è al Nord meno alto (+35,4) che nella media nazionale e in Abruzzo». Tra gli utilizzatori della cassa integrazione cresce in Abruzzo la componente del commercio e dell’artigianato (700.000 ore richieste contro il milione e 300mila dell’industria). A livello provinciale, Chieti e Teramo si caratterizzano per la forte componente industriale della richiesta di cassa, a Pescara la componente commercio/artigianato è a ridosso dell’industria, con 79.000 ore richieste a fronte di 95.000. Cresce la cassa in deroga, soprattutto nel commercio e nell’artigianato: il 46% della richiesta di cassa integrazione a febbraio 2012 è in deroga, con un picco a Pescara. Uno strumento che è stato «fondamentale nell’arginare la crisi» afferma Campo. In Abruzzo la cassa in deroga ha protetto 7.769 persone (1.422 nel ‘cratere sismicò e 6.347 nel resto della regione), cui vanno aggiunte 2.800 mobilità in deroga. Campo invia infine un messaggio al ministro del Lavoro e Politiche sociali, Elsa Fornero: «il problema da affrontare non è una crisi da mancate ristrutturazioni aziendali, ma da crollo della domanda. La priorità deve essere contrastare la recessione e cercare di favorire una ripresa della crescita». Di qui, sottolinea nella nota il segretario regionale Uil, l’attualità della questione fiscale per ridare fiato alle retribuzioni di lavoratori e pensionati.