Avezzano. La carne rossa non fa male, ma non bisogna esagerare. E’ questa la risposta dei macellai marsicani all’allarme lanciato dall’organizzazione mondiale della sanità sulla carne cancerogena. Da qualche giorno non si parla d’altro. I social si sono riempiti di hashtag a favore o contro la carne rossa e le macellerie hanno iniziato a svuotarsi. Ma dov’è la verità? “E’ una cosa puramente mediatica”, ha commentato Antonio Testone, membro del consorzio La buona carne della Marsica e titolare di una macelleria della città a il Centro, “sicuramente è la cattiva informazione che ha generato tutto. La carne può essere cancerogena se mangiata a dismisura, questo purtroppo nessuno lo dice. Noi possiamo ritenerci fortunati perché osservando la dieta mediterranea alterniamo i vari cibi, ma al di là di questo non è la carne rossa in se che è nociva”. La collocazione della carne rossa tra i cibi cancerogeni ha generato un calo delle vendite in tutti i supermercati e le macellerie d’Italia tanto che le associazioni di categoria hanno già lanciato un grido d’allarme perché temono che solo in Italia ci siano almeno 180posti di lavoro a rischio. “Con questa notizia non si capisce chi vogliono colpire”, ha continuato Testone, “forse è solo una guerra dei mercati che purtroppo però inizia a mietere le prime vittime. Oggi (ieri per chi legge) abbiamo notato un leggero calo della clientela, la gente si sta mettendo paura. Se continua così nei prossimi giorni stiamo pensando di attuare una campagna di informazione per far capire ai nostri clienti che la carne si può mangiare”. La qualità e la fiducia sono per Miro Ciccone, di Ciccone carni a Tagliacozzo, le carte vincenti per sconfiggere la campagna mediatica contro l’uso della carne rossa. “Va detto prima di tutto che esagerare non va mai bene neanche quando si parla di consumo di alimenti”, ha affermato Ciccone, “è chiaro che in questo caso viene fatta una generalizzazione che danneggia tutti. Quando si ascolta una notizia del genere, a mio avviso, deve essere il cliente stesso che deve saper fare una distinzione. Se sa che si rifornisce da un macellaio dove c’è qualità, non deve temere nulla. Se poi si acquistano carni a basso costo, se si guarda al portafoglio e poi alla bontà del prodotto, è chiaro che il discorso è diverso. Purtroppo quando accadono queste cose si generalizza senza fornire dati, dare informazioni precise e spiegare nel dettaglio cosa fa male. È chiaro che un uso eccessivo di carne, come di qualsiasi altro alimento, può far male ma dire che una bistecca è paragonabile a un pacchetto di sigarette mi sembra esagerato. Sono stati presentati dati sul fatto che la carne rossa sia cancerogena? Non mi pare. Piuttosto non vi pare singolare che domenica ricorra la giornata mondiale dei vegani e solo una settimana prima venga lanciato questo allarme?”.