Avezzano. Una storia lunga sessanta anni, fatta di tradizione e coesione, senso di appartenenza, ambizione e voglia di diventare un punto di riferimento per la Marsica e l’Abruzzo intero. Era il 1958 quando veniva costituita la Cantina Cooperativa del Fucino. A farlo, una stretta cerchia di amici, agricoltori e viticoltori accomunati da un’unica, grande, passione: il vino.
Un’arte nobile, secolare, che nel corso degli anni neanche il Dio tempo ha mai saputo scalfire. Una vocazione per alcuni, uno stile di vita per altri. Chissà se coloro che contribuirono a gettare le bassi per quella che poi, a tutti gli effetti, sarebbe diventata l’azienda vinicola più importante della Marsica, avrebbero mai immaginato di tagliare il traguardo dei sei decenni di attività.
All’inizio della loro carriera potevano contare su un impianto da 16 mila ettolitri che, sposato alle competenze tecniche dell’allora Ente Fucino, diede da subito una dimensione importante e prestigiosa alla Cantina di Paterno. Ma, a fare la differenza, fin dai primi istanti di vita, furono principalmente la passione e la dedizione di quei viticoltori – soci fondatori. L’amore per la propria terra, l’attaccamento alla famiglia e il senso di comunità risultarono, infatti, gli strumenti principali per realizzare quello che fino a non molto tempo prima era un sogno e un’aspirazione.
Da quei giorni di acqua sotto ai ponti ne è passata parecchia. Man mano che la produzione si espandeva, il nome della Cantina del Fucino si affermava sempre più rapidamente e, parallelamente all’aumento della qualità dei propri prodotti, aumentavano anche i riconoscimenti ricevuti. Tra i tanti vale ricordare quello del 2009, che attribuì all’azienda marsicana la Certificazione del Sistema Qualità aziendale secondo la normativa internazionale Uni En Iso 9001:2008.
Numerose, inoltre, le partecipazioni al Vinitaly di Verona o alle fiere espositive di tutta Italia. Una realtà che, quindi, ha saputo andare oltre i confini della propria terra, alla costante ricerca di un’affermazione nazionale che, dopo sessanta anni di attività, possiamo dire essere arrivata. A giusto merito, aggiungiamo noi.
Tanti i vini prodotti, tutti contraddistinti da un ottimo rapporto qualità/prezzo, come ci si aspetta da una cantina cooperativa (e come i numerosi clienti che quotidianamente passano a far “rifornimento” testimoniano). Se dovessimo suggerirne uno la scelta cadrebbe forse sul cerasuolo: da almeno due anni sorprende tutti in degustazioni alla cieca messo a confronto con vini simili ben più blasonati.
E’ il vino della tradizione abruzzese, che alla Cantina del Fucino hanno reinterpretato in chiave contemporanea, rendendolo un po’ meno carico e un po’ più morbido, ma sempre con quel piglio di acidità e di scorrevolezza che ti conquista e ti fa finire la bottiglia in un batter d’occhio. Davvero un bel conseguimento!
Dopo tutto questo tempo il presidente Lorenzo Savina ha ancora l’entusiasmo di una volta. Infaticabile lavoratore, alla costante ricerca di nuove idee da sviluppare per promuovere non solo la propria attività, ma anche quei vini che in Abruzzo, nonostante la grande competizione, ricevono con sempre maggiore frequenza apprezzamenti e attestati di stima. Una storia lunga sessanta anni, dicevamo, la cui pagina più bella, però, deve ancora essere scritta. Questo è il nostro auspicio.