Avezzano. E’ stato un anno particolare per il mondo del vino, è innegabile. Non è ancora finito, ma il bilancio non può che essere agrodolce. Nonostante le tante sfumature di carattere economico e sociale che hanno investito in questi mesi il settore, si parte dalla consapevolezza che il benessere psicofisico di un individuo passa anche attraverso le abitudini a tavola. Un bicchiere di vino da degustare di fronte al camino, ad esempio è piacere irrinunciabile per gli amanti delle stagioni più fredde. Se poi, ad accompagnarlo, ci sono anche alcuni cibi tipici della stagione, come le castagne, allora è tutto più piacevole.
“Vino pazzo che suole spingere anche l’uomo molto saggio, a intonare una canzone e a ridere di gusto, e lo manda su a danzare, e lascia sfuggire qualche parola, che era meglio tacere”
(Omero)
In questi mesi abbiamo raccontato le attività della Cantina del Fucino, storica realtà marsicana, tra le più datate nella provincia dell’Aquila con i suoi sessanta e più anni di vita. Un vanto per il nostro territorio. Lorenzo Savina, presidente della stessa, è un uomo di altri tempi. Poche parole e tanti fatti. Lavorare, lavorare e lavorare. Ciò che occorre per uscire dalla crisi sanitaria che stiamo vivendo e che, inevitabilmente, si ripercuoterà anche sul settore enogastronomico.
Chi nasce all’ombra delle montagne abruzzesi, però, sa perfettamente cosa voglia dire rimboccarsi le maniche, mettersi a testa bassa e costruirsi il presente e il futuro giorno dopo giorno. “Tocca dasse da fà“, come dicono i residenti del posto.
La resa incondizionata non appartiene agli abitanti di questa terra
In questi mesi di assenza di sagre, fiere ed eventi a tema, non ci si è demoralizzati. In queste settimane di vendemmia, “una festa”, per dirla con Savina, la riscoperta delle tradizioni che furono ha consentito di cementare ulteriormente i rapporti interpersonali tra vignaioli, contadini e addetti ai lavori. Il mondo del vino è anche questo, solidarietà, coraggio e forza d’animo.
Presto, portami un bicchiere di vino, in modo che io possa bagnare la mia mente e dire qualcosa di intelligente.
(Aristofane)
Ci si appresta a vivere mesi difficili, indubbiamente carichi di stress e difficoltà. Dovremo guardarci dentro al fine di trovare la forza necessaria per superare questa sciagura chiamata coronavirus. Una pandemia è un evento grande, molto più grande di quello che possiamo effettivamente percepire. Ma se c’è un insegnamento che possiamo trarre dal mondo del vino, è quello di sapersi rinnovare per guardare al futuro con maggiore ottimismo. L’insegnamento che invece la Cantina del Fucino vuole trasmetterci, invece, è quello di ricordarci chi siamo: marsicani, abruzzesi. Tenaci, determinati, tosti. Forti e gentili, ecco. Dopo sessanta anni, questa realtà è ancora qui a tenere fede a queste caratteristiche. Che sia un faro in questi giorni grigi.
Per info e contatti:
Pagina Facebook ufficiale: Cantina del Fucino
Sito ufficiale: www.cantinadelfucino.it
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