Borgorose. Gli amanti della birra artigianale da giorni si interrogano sulla cessione a sorpresa della Birra del borgo al colosso della Ab InBev. Una notizia che se da un lato tranquillizza e ripaga dei tanti sacrifici fatti in passato Leonardo Di Vincenzo e tutta la sua squadra, dall’altro infrange un pò quel sogno del piccolo birrificio di provincia che riesce a conquistare il mercato nazionale e internazionale. La notizia è trapelata nei giorni scorsi proprio alla vigilia di uno dei tanti appuntamenti annuali organizzati dalla famiglia del Borgo nel birrificio a due passi dalla Marsica. Di Vincenzo, che del suo sogno ne ha fatto una ragione di vita, parla subito chiaro e annuncia che per gli amanti della Duchessa e della Reale non cambierà nulla. Lui, infatti, secondo gli accordi presi diventerà amministratore delegato della società, con pieni poteri amministrativi e decisionali. Eppure in tanti già sono preoccupati perchè temono possa esserci un cambio radicale della bionda. Quella genuinità e quell’estro che Di Vincenzo e i suoi mettevano nelle bizzarre e nelle classiche potrebbe mutare a seconda delle esigenze del mercato. Una richiesta diversificata potrebbe trasformare la produzione? Lui, come dichiarato a diversi giornali di settore, spiega che non cambierà nulla. Anzi con questa fusione ci sarà la possibilità di creare di più grazie al supporto anche di personale specializzato. Una strategia precisa che, ci auguriamo, non trasformi la Birra del Borgo e la sua esuberanza che l’ha contraddistinta sempre negli anni.