Avezzano. Una vera banda di bulli che terrorizzavano i coetanei picchiandoli e chiedendo loro del denaro per acquistare la droga. A volte si incappucciavano e rapinavano ragazzini e anche adulti, ma a tradirli sarebbe stato proprio un cappuccio rosso riposto a casa dopo l’aggressione a un 13enne. Ai domiciliari è finito Meterna Ionut, 19 anni, romeno, trovato in casa con 10 grammi di droga hashish e marijuana, oltre a un bilancino di precisione. Altri due complici uno italiano e uno straniero, di 15 e 17 anni, sono stati invece affidati ai servizi sociali in attesa della messa in prova.
Secondo quanto accertato dalla polizia, l’episodio che ha permesso di incastrare la gang è stata l’aggressione a un rugbista 13enne. Lo avevano minacciato e picchiato per farsi consegnare il denaro, ma sono stati sottoposti a tre ordinanze di custodia cautelare eseguite dagli agenti del Commissariato di Avezzano Il vicequestore aggiunto Marco Nicolai, e il sostituto commissario Gaetano Del Treste hanno eseguito i provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip di Avezzano su richiesta del pm Maurizio Maria Cerrato, a carico dei tre ragazzi. Il ragazzino sarebbe stato picchiato selvaggiamente tanto da riportare ferite varie con punti di sutura. Nonostante i tre giovani bulli fossero incappucciati, gli investigatori sono riusciti, tramite testimonianze, accertamenti e visione di telecamere, ad individuare ed arrestare i presunti responsabili. Un cappuccio rosso è spuntato durante una perquisizione domiciliare. Tutti avevano precedenti penali. Uno dei minori aveva accoltellato un meccanico nella zona di via Napoli. Secondo gli investigatori ci sarebbero anche altri casi dello stesso genere.