Avezzano. Nuova pagina nera per la vicenda degli operatori socio sanitari che va avanti da ormai un anno. La Asl con una nota aveva fatto sapere che avrebbe accolto gli operatori socio sanitari vincitori del concorso dello scorso anno. Di fatto quindi i precari non dovevano più recarsi al lavoro, ma nessuno però li ha avvertiti. Per questo ieri quando i precari sono arrivati in ospedale i medici sono stati costretti a fermarli perchè non erano tenuti a farli lavorare. “Sono rientrata in servizio dopo la malattia”, ha precisato Luigia Panella, operatrice socio sanitaria, “non avendo ricevuto comunicazioni sono entrata in pronto soccorso e ho iniziato a lavorare svolgendo le mie tradizionali mansioni: ho pulito le barelle, sterilizzato e sistemato i ferri e altre cose. Sono passate un paio d’ore fino a quando dei medici mi hanno detto che io non potevo stare lì”. Con una nota ufficiale nei giorni il manager Tordera aveva annunciato l’ingresso degli operatori socio sanitari in ospedale. “Sono entrata e ho timbrato regolarmente”, ha raccontato Luigia Panella, “ho svolto le mie mansioni come sempre, senza che nessuno mi dicesse nulla perché ormai sono anni che opero in questo modo. Quando poi ho incontrato dei medici mi hanno spiegato che non dovevo essere lì e il mio lavoro era terminata. Io ho precisato che non sapevo nulla e non ero intenzionata ad andare via. Visto però che nessuno voleva mettermi per scritto che non dovevo essere lì ho chiamato i carabinieri”. Le forze dell’Ordine sono arriva al pronto soccorso dove la donna stava lavorando e hanno preso nota dell’accaduto.