Avezzano. La classifica delle aziende del settore “foundries” elaborata dalla società di ricerche di mercato IC-Insight non menziona la Lfoundry s.r.l. di Avezzano. “La società di rilevazione di mercato IC-Insight, nella sua relazione, evidenzia i seguenti punti”, ha spiegato Antonello Tagredi, segretario provinciale di Fim-Cisl, “il mercato delle “foundries” è diventato di tipo oligopolistico, proprio come lo descrisse nel 1961 Paolo Sylos Labini nel suo trattato “Oligopolio e Progresso Tecnico”. La IC-Insight, mette in risalto che si sono create delle barriere in “entrata”, per gli ingenti investimenti finanziari verso le nuove tecnologie e che, solo poche Società, sopravviveranno; che le prime 13 società che operano nel mercato “foundries”, detengono una quota di mercato del 91% nell’anno solare 2013 e che, questa quota consolidata, è costantemente in crescita da molti anni e che lo sarà anche negli anni a venire, che nelle prime 13 società non compare LFoundry, dimostrando di fatto la marginalità e l’estrema debolezza di questa compagnia. Infatti i sette mesi di fatturato (da maggio 2013) di Avezzano, cumulati con i dodici mesi del fatturato della fabbrica di Rousset (oggi chiusa per bancarotta), sono inferiori ai 354 milioni di dollari della foundry WIN, classificata 13ma”. Tangredi si chiede: “cosa fare davanti a questa situazione?”. A suo avviso è necessario: “trovare ogni appiglio legale (non certo da parte di chi ha permesso e realizzato questo strike industriale nel 2013) per riportare la Micron Inc. in Italia per scaricarLe addosso le proprie responsabilità, almeno quelle di tipo economico (la sempre attuale class action); fare fronte comune (TUTTI) verso il Ministero del Lavoro per far si che, i C.D.S., possano e debbano realisticamente essere estesi fino al 31.08.2017; riportare seriamente gli “attori” dell’accordo del 5 maggio 2013 (TUTTI), al Miniestero dello Sviluppo Economico per rivedere l’intesa raggiunta; modificare urgentemente la legge Fornero. La mancata combinazione di “ a+ b+c”, porterebbe, a breve, alla fine del sogno delle “memorie di Avezzano”, iniziato 25 anni fa. La mancata riforma del punto “d”, partorirà, inevitabilmente, un esercito di 40enni e 50enni, senza futuro”.