Avezzano. Programmati degli incontri per tutelare la sicurezza dei lavoratori dell’L-Foundry di Avezzano dopo il blackout di lunedì.
Dopo lo spegnimento di tutta l’azienda marsicana dove si producono memorie volatili, a causa della perdita di isolamento di un cavo della terna che alimenta uno dei trasformatori della cogenerazione, i vertici del sito e i rappresentanti sindacali si sono messi a tavolino per analizzare il problema e mettersi al fianco dei tanti lavoratori dell’azienda di Avezzano.
Il confronto post blakout tra l’amministratore delegato, Marcello D’Antiochia, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e il gruppo Soluzioni per la salute e la sicurezza ambientale, ha dato buoni frutti.
“Non sono state fornite ulteriori informazioni sulle cause del guasto che ha innescato lo spegnimento”, hanno sottolineato i rappresentanti sindacali di stabilimento, “ulteriori dettagli tecnici sono stati rinviati a successive riunioni che si terranno a valle del completamento dell’analisi ancora in corso”. Le rsu hanno evidenziato che “il dato certo è che se fossero state completate le attività manutentive di ammodernamento degli impianti pianificate successivamente al blackout dell’estate 2020 probabilmente il fermo della fabbrica non ci sarebbe stato. I rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza hanno fatto presente alcune criticità legate alla gestione dell’emergenza, riconosciute anche dall’azienda, e a tal proposito verranno calendarizzati
appuntamenti con il gruppo Soluzioni per la salute e la sicurezza ambientale al fine di migliorare le procedure attuali a garantire la sicurezza dei lavoratori. Rispetto a ogni quesito riconducibile all’impatto ed alle conseguenze dello stesso”, concludono le Rsu, “il confronto è stato rinviato all’incontro con l’intera delegazione sindacale”.