Rocca di Botte. Hanno abbracciato i bambini, li hanno accarezzati e poi hanno ricevuto in dono piccoli bouquet di fiori, letterine e palloncini bianchi. I genitori di Sofia, la piccola di 5 anni, che ha perso la vita l’altro giorno, in un campo di calcio dismesso di Rocca di Botte, sono giovanissimi, sono Giorgia e Federico.
Questa sera i due ragazzi sono usciti sulla strada della loro casa immersa nel verde di località Camerata, a Rocca di Botte e hanno ricevuto l’abbraccio dell’intera comunità. Tanti i bambini che, accompagnati dai loro genitori, hanno fatto visita ai due giovani, avvolti solo da una tragedia che ha tolto il fiato a un paese intero e da qualche calda coperta.
Le famiglie del paese si sono prima ritrovate al campo sportivo, dove ora tutti gli ingressi sono stati sigillati. Sulla rete le mamme dei bambini del paese hanno lasciato un mazzo di fiori rosa. In lontananza si vede ancora la porta di calcio che è caduta sulla bimba, togliendole la vita.
Un lungo corteo silenzioso è stato scortato dalle pattuglie dei carabinieri della compagnia di Tagliacozzo. Insieme ai palloncini bianchi, tante piccole fiaccole, che con la loro luce hanno squarciato il buio delle stradine di campagna che portano a casa della famiglia di Sofia. Una seconda casa, “delle vacanze”, perchè loro vivono ad Acilia, in provincia di Roma.
Arrivati davanti alla villetta c’è qualcuno che dice “Non ce la faccio” e si tira indietro. Alcune mamme scoppiano in lacrime: si confidano che anche loro hanno bambini piccoli e che il dolore è straziante. E poi ci sono loro, i bambini. Che hanno consolato due giovani genitori composti nel loro inconsolabile dolore.
Giorgia e Federico hanno abbracciato tutti i presenti, uno alla volta. Hanno pianto. Si sono fatti asciugare le lacrime da tanti coetanei. E hanno ringraziato tutti. Tanta solidarietà tra le lacrime e il silenzio, rotto solo alla fine dall’emozionato Federico che non ha mai lasciato sola la sua compagna e che le è rimasto al fianco tutto il tempo.
Poche parole ad alta voce, affinché tutti ascoltassero: “Quello che è successo poteva accadere a chiunque. È successo a nostra figlia ma poteva accadere a qualsiasi altro bambino. A qualsiasi famiglia. Continuate a fare in modo che questa tragedia che ci ha colpiti non sia stata inutile, fate in modo che i vostri bambini stiano bene e sicuri. E fate in modo che una cosa così non riaccada mai più. E che si torni a essere felici come quando lei – indicando la moglie- veniva qui, fin da piccola”.
L’abbraccio con il capitano dei carabinieri
Tutto il corteo verso la casa di Giorgia e Federico è stato accompagnato a piedi dal capitano della compagnia dei carabinieri di Tagliacozzo, Michele Valentino Chiara. Quando tra la folla Giorgia lo ha riconosciuto lo ha raggiunto, lo ha abbracciato e lo ha ringraziato per la presenza costante di questi giorni, insieme a tutti i suoi uomini. All’abbraccio poi si è unito il papà della piccola.
I funerali
I funerali si terranno domani, 21 ottobre, alle 12.30, nella chiesa di San Giuseppe al Ponte, a Centro Giano Acilia dove la famiglia vive.
Il fotoracconto
L’inchiesta
La procura della Repubblica di Avezzano ha aperto un’inchiesta sulla morte della piccola Sofia. Il reato ipotizzato si presume sia quello di omicidio colposo. Al momento non ci sono indagati.
I carabinieri hanno accertato che il campo sportivo, nonostante fosse in disuso, fosse accessibile a chiunque, senza alcun cartello che ne interdicesse il passaggio. Ai cancelli non c’erano lucchetti, come invece si è ipotizzato all’inizio della vicenda. Il lucchetto al cancello è stato messo a seguito del sequestro dei carabinieri autorizzato dalla procura, dell’intero campo che è di proprietà del Comune.