Arriva al “Dei Marsi” Quintessenze, un viaggio musicale in Irlanda con il simbolo vivente del genere, Kay McCarthy. Con la sua band porterà venerdì primo aprile alle ore 21 un sunto di una carriera trentennale: un distillato dello straordinario repertorio cantato e raccontato fino ad oggi, con alcuni brani nuovi ed inediti. Una scelta nata, non dall’artista o dall’etichetta, ma da un vero e proprio sondaggio condotto presso amici e fan, perché le canzoni che piacciono ad un’artista non sono necessariamente le stesse che piacciono al pubblico. Al CD è abbinato un DVD che contiene un documentario su Kay: i concerti, gli spettacoli come Rianta, la favola celtica presentata in anteprima mondiale al Teatro Maruccino di Chieti o i videoclip musicali di The Kerry Bog e di Eití. Kay McCarthy da oltre 30 anni è la portavoce della musica Celtica nel mondo. Una carriera segnata da suoni ed album che hanno raccontato con passione e freschezza l’Irlanda, i suoi usi e costumi, le leggende. Una musicalità gioiosa capace di ammaliarci con toni melanconici e appassionati, che da anni cattura il suo pubblico. Un viaggio tra le note di una voce e le corde di un’arpa, un viaggio tra tradizione orale e misticismo, tra natura e protesta: un viaggio nella terra d’Irlanda. La musica scorre nelle vene degli irlandesi e per comprendere quanto sia importante la musica per gli irlandesi basta pensare che l’Irlanda è l’unica nazione al mondo ad avere uno strumento musicale – l’arpa – come simbolo nazionale. L’arpa è il primo strumento musicale citato nella letteratura irlandese e fin dal Medioevo é stato adottato come emblema ufficiale. La musica irlandese, importante espressione della musica celtica – accanto alla bretone, alla gallese, alla scozzese e alla galiziana- è rappresentata da melodie raffinate ispirate anche alle saghe degli antichi bardi.