Collarmele. Faccia a faccia con due bambini piccoli in un giardino, ora il sindaco di Collarmele inizia ad esprimere forte preoccupazione e lancia un appello alle autorità.
“Continuano le incursioni dell’orso a Collarmele”, ha scritto ieri sera il primo cittadino Tonino Mostacci, in una nota alla stampa, “nel corso degli ultimi due giorni la situazione si è fatta più preoccupante con accesso alle abitazioni private. Il caso che ha destato più clamore e quello relativo all’irruzione in un giardino privato in cui erano presenti due bambini molto piccoli che sono rimasti impressionati e terrorizzati dalla presenza dell’orso. Le urla hanno attirato l’attenzione del papà e del nonno che hanno prontamente allontanato l’animale. Il sindaco di Collarmele esprime tutta la sua preoccupazione e si aspetta un intervento risolutore al fine si poter garantire la tranquillità della cittadinanza. Il 21 è previsto un incontro con il direttore del Parco Nazionale”.
Il cucciolo di Amarena, Juan Carrito, da giorni fa incursione a Collarmele ed è costantemente monitorato dal personale del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e dai carabinieri del nucleo Parchi. Oggi, alle 17,30 è previsto un incontro pubblico, in piazza, con il direttore del Parco, Luciano Sammarone, che parlerà con la popolazione.
Juan Carrito è stato munito di un radiocollare che ne permette di monitorare gli spostamenti. È un orso definito dagli stessi carabinieri forestali come “problematico”, in quanto fa spesso incursione nei centri abitati e per questo è anche definito “confidente”.
Insieme ad altri esemplari fa parte di un programma di dissuasione e rieducazione, affinché possa tornare presto in sicurezza in montagna.
Guarda il servizio realizzato a Collarmele, in una delle prime incursioni dell’orso in paese