Roccaraso. Juan Carrito è stato catturato. L’orsetto di circa due anni, figlio di mamma Orsa Amarena “ha tolto il disturbo”: adesso sarà “riabilitato” all’interno di un recinto, nell’area faunistica di Palena, in provincia di Chieti. L’orso bruno marsicano nato e cresciuto nella Marsica ha sconfinato il perimetro del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, è entrato nel territorio del Parco nazionale della Maiella e dopo mesi di permanenza a Roccaraso, dove si è nutrito di immondizia abbandonata qua e là da residenti e abitanti, ora è stato portato via.
È stato catturato con l’uso di una tube trap all’interno di cui è stato lasciato cibo per attirare la sua attenzione.
Per lui ha deciso l’uomo. A lui non è stata data nessuna altra chance. È stato deciso che era pericoloso per l’incolumità pubblica e pertanto non è stato rispettato il primo protocollo sulla sua gestione, dove c’era scritto che sarebbero stati due i rilasci in natura.
Su richiesta del Parco della Maiella e della Regione Abruzzo, l’Ispra e il Ministero della Transizione ecologica hanno previsto la cattura e il trasloco “momentaneo” nell’area faunistica in cui si trovano già tre orse: Iris, Margherita e Caterina. Quest’ultima molto anziana.
Sono le tre orse salvate dall’associazione “Orsi della Luna” che si trovano in cattività in quanto provengono da storie di sfruttamento. Storie tristi che di fatto nulla hanno a che fare con la storia di Juan Carrito, il “terribile” cucciolo di Amarena.
Il Parco della Maiella ha già annunciato ieri che si tratta di una soluzione temporanea. E che dopo la sua “riabilitazione” sarà portato di nuovo in montagna. Una nuova operazione che ci sarà alla fine del maltempo. Andrà sulla Majella. Lontano dalla Marsica.