In termini attuali, stiamo parlando di un vero maxi assembramento: il JovaBeachParty è stato uno degli eventi più seguiti e amati dagli italiani nel 2019. A Vasto, però, ha lasciato l’amaro in bocca. E non di certo per colpa del cantante, che ha più volte ringraziato sia il sindaco Francesco Menna sia la città. Dopo otto mesi di progetti, lavori, bagarre politiche, il Jova Beach nella località marittima non si è potuto svolgere. Lo ricordate? Era il 17 agosto, quando lo stesso Staff di Jovanotti dovette arrendersi, sottolineando come la volontà politica e la burocrazia italiana possono a volte essere nocivi per tutti.
Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, in diretta ieri su Abruzzolive, intervistato da Raffaele Castiglione Morelli, si è tolto qualche sassolino sulla vicenda: “Purtroppo, abbiamo trovato una non predisposizione da parte degli organi deputati a dare pareri autorizzativi sui concerti. Nonostante la società che ha organizzato il concerto di Jovanotti sia riuscita a realizzare il progetto in tutta Italia, anche in zone che presentavano più complicazioni, a Vasto ha trovato un definitivo parere negativo”, spiega, “Il Comitato pubblica sicurezza sottolineava la necessità di chiudere la statale 16, ci volevano più uscite di sicurezza, inoltre denunciava la presenza di un canale di scolo, sul quale, però, la società di Jova aveva predisposto una passerella per i partecipanti. Anche nel secondo progetto, con i tecnici di Vasco Rossi e del Modena Party, con l’ex capo dei vigili del fuoco Nazionale hanno proposto varie soluzioni. Non c’è stato nulla da fare, il comitato ha espresso un parere negativo. Ricordo ancora l’ultimo verbale del 17 agosto, quasi una presa in giro, che si chiude dicendo “non avendo montato il palco si desume che il concerto non si farà”.
Ho ricevuto 9 denunce, tra cui una dal Prefetto, una dal colonnello dei carabinieri e una dagli ornitologi: ho subito interrogatori di oltre 16 ore. A un certo punto, mi è stato anche chiesto il perché sono apparse delle anguille nell’area di concerto. Momenti veramente assurdi e critici nello stesso tempo, tanto che ho scritto una lettera al Presidente della Repubblica, e al ministro degli Interni. A Montesilvano lo hanno organizzato in una settimana. Non farlo a Vasto, penso sia stato il fallimento di tutte le istituzioni. Sembra impossibile, ma anche da questa esperienza ho tratto qualcosa di positivo: porterò nel cuore il saluto di Jovanotti al concerto di Monterilvano, un saluto in cui ha ringraziato la città di Vasto, gli uffici comunali e me personalmente. Il manager stesso ha osservato che fino a quando non cambierà il contesto istituzionale della provincia di Chieti, non proporrà più concerti. Solo cambiandolo, sarà possibili concepire un concerto bello, sicuro come quello di Jovanotti.