Avezzano. Non ha versato l’imposta sul valore aggiunto, relativa all’anno 2008, per oltre 3 milioni di euro. Per questo motivo, Camillo Colella, rappresentante legale della società Sorgente Santa Croce s.p.a è stato condannato dal giudice del tribunale di Avezzano ad una pena di 4 mesi di reclusione. La pena detentiva è stata tramutata dal giudice in una multa di 4 mila e 500 euro. A rilevare l’omesso versamento è stata l’Agenzia delle Entrate che ad ottobre 2011 aveva inviato a Colella una nota con la quale lo invitava a regolarizzare la sua posizione fiscale in seguito ad un controllo automatizzato effettuato dall’ente. Nel corso della discussione in aula, gli avvocati di Colella hanno sostenuto che il mancato versamento c’è stato semplicemente per pagare gli stipendi ai lavoratori e per pagare i fornitori invocando il principio di forza maggiore. Il giudice ha ritenuto parzialmente valide le richieste dei difensori condannando Colella alla minor pena e all’interdizione, per sei mesi, dagli uffici direttivi delle imprese e delle persone giuridiche e all’incapacità, per un anno, di stipulare contratti con la pubblica amministrazione. I legali, Roberto Fasciani e Mario Cioffi, hanno annunciato a margine dell’udienza il ricorso in appello.