Pescina. “La montagna ha partorito il topolino. Abbiamo atteso 81 giorni dalla chiusura del Punto di Primo Intervento del Serafino Rinaldi e, dopo innumerevoli annunci a cui non è seguito nulla, ora arriva la decisione (tra l’altro letta dai giornali) di tenere chiuso il PPI di Pescina nelle ore notturne. Insomma, cari cittadini, per la Asl non è prevista la possibilità che vi sentiate male dalle ore 20 alle ore 8 del giorno successivo” annuncia Stefano Iulianella, sindaco di Pescina
“Mentre in piena emergenza la Asl ha assunto un personal shopper (?) per un incarico da 40.000,00 euro e in Regione aumentano le retribuzioni ai direttori e ai dirigenti e si istruiscono pratiche per la pace legale con le imprese del settore privato per milioni e milioni di euro, per il nostro presidio sanitario la Asl non riesce ad assicurare le figure professionali in grado di mantenere aperta una struttura, con orario H24, al fine di assicurare un’adeguata assistenza sanitaria alla popolazione” continua il sindaco.
“A quelli che mi chiedono: sei soddisfatto o meno della decisione della Asl? La risposta è: assolutamente no. Il nostro PPI deve ripartire a pieno regime, da subito. Siamo stanchi con queste soluzioni tampone. L’articolo 32 della Costituzione recita che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività […]” e da cittadino marsicano rivendico gli stessi diritti di un aquilano o di un cittadino pescarese.
Il 16 giugno, giorno previsto per la (mezza) riapertura, alla chiusura delle luci del PPI chiuderò anche quelle dell’intera città, in segno di protesta. Non mi fermerò fin quando non verranno ripristinati tutti i servizi. Siamo stanchi di essere trattati da territorio di serie b.”