Avezzano. La domanda che in molti si pongono, specialmente in casa centrosinistra, è se Italia Viva riuscirà a presentare una lista alle prossime amministrative avezzanesi. Il partito fondato da Matteo Renzi lo scorso settembre, nato principalmente come forma di dissenso verso l’indirizzo politico intrapreso dal Partito Democratico, reo di averlo lasciato in disparte e ritenuto complice della nascita dell’ormai ex Governo gialloverde, avrebbe posato gli occhi sul capoluogo marsicano e sarebbe in cerca di esponenti attorno cui far ruotare il movimento.
Italia Viva, partito moderato, centrista e riformista, sta gettando le basi per il futuro. Nato come costola del Governo giallorosso è in breve divenuto anche un fermo oppositore dello stesso. Sono numerose, infatti, le opposizioni in parlamento, anche su temi di grande importanza come la la prescrizione e i processi. In quest’ultimo caso i renziani hanno votato addirittura contro l’esecutivo, schierandosi, di fatto, al fianco del centrodestra.
Il che ha gettato fumo agli occhi nei sostenitori del centrosinistra confusi da come un partito di sinistra possa far mancare l’appoggio a un governo parzialmente amico che, grazie a un regalo di Matteo Salvini, adesso si ritrova lì, a dirigere le sorti del Paese. Tutto fuorché previsto, insomma. Ma di questo se ne è parlato ampiamente.
Ciò che invece è tutto da scoprire è come Italia Viva muoverà le proprie pedine sul capoluogo marsicano. Già nelle scorse settimane abbiamo ipotizzato di un possibile approdo di Domenico Di Berardino alla corte di Renzi e del neonato partito. Possibilità, questa, che ancora non viene ufficialmente smentita dal Pd, di cui Di Berardino fa ancora parte e di cui è uno dei componenti storici, né dallo stesso ex presidente del consiglio comunale di Avezzano.
Sono diverse le motivazione che protenderebbero verso il passaggio. Il centrosinistra, inteso come coalizione, non può prescindere dal presentare una lista di Italia Viva che, pur non arrivando al 5% nazionale, è un partito destinato a crescere con il tempo. In questo caso si tratterebbe quindi di gettare le basi per il futuro. Il classico concetto del seminare per raccogliere. Il capoluogo marsicano non può restarne fuori. Altresì vero è che presentare un’ulteriore lista potrebbe dare quello slancio – in termini di voti -importante per avere una percentuale più alta nel confronto con il centrodestra, o quantomeno per giocarsela.
Lo spostamento Di Berardino, dunque, inciderebbe nella misura in cui, andando a comporre una nuova lista, porterebbe con sé nuovi candidati riconducibili a un’identità politica ben precisa. Gli sviluppi, ammesso che ve ne saranno, arriveranno nelle prossime settimane quando inevitabilmente si alzerà l’asticella della tensione in vista di quelle amministrative 2020 tanto delicate per la città, quanto destinate a essere un importante crocevia per i prossimi anni della politica avezzanese e marsicana.