“Se fossi Babbo Natale…”
Nel Circolo Polare Artico è arrivata la lunga notte invernale. Un silenzio irreale crea un’atmosfera ovattata che circonda le case del villaggio coperte da candida neve. Il lavoro di Babbo Natale è cominciato da tanti giorni prima, quando sono arrivati i sacchi pieni delle letterine dei bambini. Le ha lette tutte e ha preparato i regali da portare la notte di Natale. Mentre dormo beatamente nel mio lettino, all’improvviso vicino a me vedo Babbo Natale che mi fa sobbalzare: E Natale! E Natale! Bisogna fare presto! Alzati e aiutami a portare i regali, altrimenti non ce la faccio ad accontentare tutti i bambini. Sono nominato aiutante di Babbo Natale! Mi vesto, salgo sulla slitta trainata dalle renne e cominciamo a fare il giro di tutte le case. Consegnati i pacchi a tutti i bambini, mi viene un’idea: Perché non portare qualcosa anche agli adulti? Mi faccio prestare le renne da Babbo Natale e metto in pratica il mio progetto. All’inizio del viaggio le renne si fermano a un parco-giochi e, tanto per cominciare, dono un sorriso a tutti i bambini. Quindi proseguo e regalo il lavoro a tutti i papà e la serenità a tutte le mamme. Su una panchina è seduto un vecchio solo e malinconico, allora faccio arrivare tanti amici per far compagnia a tutte le persone che sono sole. Alla fine, stanco ma soddisfatto, porto la pace a tutto il mondo e torno nel mio lettino per continuare a sognare nella notte di Natale.