“Se fossi Babbo Natale…”
Quando il cielo diventa pallido e sui monti appare la prima neve, ognuno di noi incomincia a pensare al Natale. In alcuni cuori esso accende gioia, amore e allegria, mentre in altri tristezza e malinconia. Non crederete ai vostri orecchi, ma quest’anno Babbo Natale sarò io! Mi chiamo Nicola e sono stato scelto dal mio collega che vive in Lapponia perché, quando finisco prima il lavoro in classe, mi dedico volentieri e spontaneamente a chi è in difficoltà: provo più gioia nel dare che nel ricevere! E allora…romperò ogni schema, cambierò regole e tradizioni; con l’aiuto dei miei compagni di classe e con la slitta & supersonica& che sta costruendo Chilluccio, lo scienziato di Civitella Roveto, raggiungerò ogni angolo della nostra valle. Venerdì scorso, al mercato del paese, le nostre mamme hanno acquistato la stoffa per i costumi che ci occorrono. Io sarò un Babbo Natale da mille e una notte e i miei aiutanti tanti folletti irrequieti, ma scherzosi e intraprendenti. Le difficoltà economiche non mi consentono di fare grandi acquisti ma, riflettendo bene, ho capito che posso fare meglio e di più. Son ben altre le cose preziose e care nella vita! Il ritmo frenetico e palpitante delle nostre lunghe giornate non ci consente di cogliere la bellezza dei valori importanti. Nella nostra terra, il progresso ci ha ammaliati ed illusi, prospettandoci un benessere sicuro. Purtroppo, come sempre accade, così non è stato. L’auspicata superstrada Avezzano – Cassino, realizzata per migliorare i collegamenti tra la Marsica e la Ciociaria, causa ogni anno tanti morti e feriti, trasformandosi quasi in un cimitero di asfalto. Vorrei poter garantire a tutti quelli che la percorrono un tranquillo e felice ritorno a casa ma, con tutta la buona volontà, da solo non posso riuscirci. Così ai politici della nostra regione, che mi aiuteranno in questo compito tanto impegnativo porterò dei regali speciali, di quelli che prendono forma solo nei pensieri. Dentro scatoline dorate metterò saggezza, buon senso, responsabilità, buona volontà, onestà e consapevolezza e all’interno di ognuna di esse troveranno le istruzioni per l’uso. Per i sindaci della Valle Roveto sceglierò scatoline di forme diverse, ma gli ingredienti saranno gli stessi; in più aggiungerò del velocizzante e del reagente, perché non dormano sulle nostre richieste e necessità. I nostri amministratori qualcosa possono e devono fare per porre rimedio ai ripetuti e mortali incidenti. Oltre ai lavori periodici di manutenzione del manto stradale, è necessario collocare degli autovelox a distanza ravvicinata che sicuramente farebbero riflettere, a suon di multe, tutti coloro che schiacciano troppo l’acceleratore. Per i più piccoli stiamo costruendo semplici giochi, capaci di catturare la loro attenzione e di regalare brevi momenti di magia e di distrazione. Tutti i ragazzi, invece, troveranno sotto l’albero un invito speciale. Nel biglietto scarlatto leggeranno: “ Questa sera, alle diciotto in punto, ti aspettiamo nella piazza antistante il Comune per andare tutti insieme all’ospizio di Don Franco”. Mi sembra utile, ma soprattutto doveroso, ricordarsi degli anziani che, dopo una vita di lavoro duro e di grandi sacrifici, si ritrovano a vivere in solitudine anche la Notte Santa. Io ed i miei folletti porteremo un po’ di Natale e un po’ di calore a quei nonnetti che, lontani dal mondo, sembrano aspettare solo che il sole tramonti sulla loro infinita tristezza. Il tempo che trascorreremo insieme tra le fredde mura riscalderà i nostri cuori e forse ci farà riflettere sui valori veri del Natale, che vanno al di là dei regali e delle cose futili. Anche se alla fine del mio speciale viaggio, nel cuore degli uomini restassero solo piccole briciole dei miei messaggi, il Natale potrebbe conservare la sua magia e durare tutto l’anno.