Avezzano. Mentre le aziende sono impegnate a far fronte ai danni causate dall’alluvione causata dal maltempo in tutto il territorio marsicano, e mentre si stimano i danni che ammonterebbero a 20 milioni di euro, in vista delle richieste per tentare di ottenere lo stato di calamità naturale dal Governo, c’è chi arriva nei campi per dei sopralluoghi, ma non per stimare l’ammontare dei risarcimenti, ma per controllare le aziende e la regolarità de documenti del personale impegnato nell’emergenza. Sembra un paradosso, ma è quello che starebbe accadendo nel Fucino. A denunciare questa situazione l’imprenditore Dino Iacutone, ex presidente del Consorzio di Bonifica del Fucino, che in prima persona si è ritrovato in tale situazione, a soli due giorni dagli smottamenti e allagamenti. “Ieri mattina (venerdì), mentre i miei operai – regolarmente assunti – erano impegnati, con stivali e pale, a far defluire l’acqua dai nostri campi”, racconta Iacutone, “sono arrivati tre signori. Pensavo, ingenuamente, che già fossero partiti con i sopralluoghi per valutare i danni visto che proprio in quella zona del Fucino gli argini dei canali avevano ceduto. E invece no, i tre signori”, commenta Iacutone, “sono entrati nei campi allagati e hanno chiesto i documenti: erano ispettori del lavoro, ecco chi erano. La mia rabbia non la descrivo”, conclude Iacutone, “e adesso chiedo all’assesore all’Agricoltura, Dino Pepe, al presidente della commissione Agricoltura, Lorenzo Berardinetti, e alle associazioni di categoria, se è possibile sopportare ancora tutto questo”. Si chiede un intervento nei confronti degli enti del governo preposti ai controlli. Quindi da un alto gli uffici di Coldiretti sono al lavoro per le ricognizioni e i sopralluoghi dando anche soccorso agli agricoltori marsicani che, armati di caparbia e buona volontà, oltre che dalle necessità dettata dall’emergenza, stanno tornando nei campi per far defluire le acque alluvionali e cercare di salvare le coltivazioni agricole con particolare riferimento a carote, patate, spinaci e altri orticoli caratteristici della zona. Dall’altro gli enti dello Stato sono al lavoro per pescare lavoratori non in regola tra i campi allagati.