Avezzano. Commercianti all’attacco: se ci sarà l’isola permanente il centro morirà. Non hanno usato mezzi termini i proprietari della città, che animano e sostengono l’economia del territorio, per spiegare agli amministratori gli effetti che l’isola pedonale permanente avrà su di loro. “Prendiamo atto del sostegno espresso da Confartigianato e della solidarietà del coordinatore Verrecchia i quali hanno giustamente interpretato le motivazioni di contrarietà all’isola pedonale”, hanno commentato Barbara Rubino di Flash, Giuliana Di Pasquale della Torrefazione Stella, Gianni Napoleone di Class, Giancarlo Di Donna di Giancarlo D, Alessandra Costantini di Happy Idea e Raniero Tantalo di Benetton, che all’interno delle loro associazioni stanno creando un comitato no isola, “riteniamo inaccettabili le imposizioni poste dall’alto e senza condivisione dei diretti interessati e, inoltre, facciamo presente che la delibera originaria istituiva l’isola, non accettata dalle associazioni di categoria, facendo fronte a esigenze di viabilità e a situazioni urbanistiche e sociali che sono cambiate nel corso del tempo, senza tener conto della crisi economica che ha costretto molte attività del centro alla chiusura definitiva con la conseguente perdita di posti di lavoro. L’amministrazione, ove ci fosse la volontà politica, possiede strumenti per proporre soluzioni alternative come una nuova delibera che invalidi la precedente. All’assessore Verdecchia facciamo presente che la posizione di contrarietà all’isola assunta in occasione della notte bianca non è stata vana visto che è servita a rendere noto l’avviato progetto di chiusura del centro di cui la maggior parte dei cittadini e dei commercianti sapevano poco o nulla. Lo invitiamo a usare un atteggiamento più consono al ruolo rivestito e, dunque, più rispettoso della categoria imprenditoriale che ha manifestato il proprio dissenso al progetto isola in maniera del tutto libera e senza pretese di boicottaggi, pur rinunciando consapevolmente ai profitti della notte bianca. Se l’amministrazione dovesse persistere con questo progetto si arriverebbe alla chiusura delle nostre attività con il conseguente e inevitabile licenziamento dei nostri dipendenti. Non ci dimentichiamo, infatti, che attualmente il commercio rappresenta il maggior polo di occupazione della Marsica”. Sulla vicenda è intervenuto anche Roberto Donatelli che si è rivolto all’assessore Verdecchia chiedendo: “di ascoltare le istanze dei commercianti. Riteniamo che una pedonalizzazione debba farsi senza creare problemi agli esercizi commerciali e di riflesso all’economia cittadina. Chiudere al traffico via Corradini, via Cataldi e corso della Libertà significa condannare alla chiusura i titolari delle attività commerciali, significa punire una categoria che crea occupazione e che sempre ha contribuito a rivitalizzare il centro urbano. Chiediamo l’interruzione immediata dei provvedimenti avviati e l’elaborazione di un nuovo progetto globale, sfruttando per esempio piazza Torlonia e il castello Orsini”.